Anffas cancella il contratto di oltre 500 dipendenti Segnana convoca i vertici
«Anffas ci ha parlato della loro intenzione di rescindere il contratto e quindi, anche a seguito della loro riunione con le parti sindacali di ieri, stamattina abbiamo subito incontrato Cisl e Cgil e nei prossimi giorni ho in programma di sentire anche le altre sigle sindacali. Lunedì mattina incontreremo i vertici di Anffas per chiedere loro di aprire una contrattazione e trovare il modo di salvaguardare gli oltre 500 dipendenti che si occupano di persone deboli e disabili, superando la data di rescissione fissata per il 31 ottobre». Così l’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana ha commentato l’annuncio dato dalla cooperativa sociale Anffas che ha deciso di disdire il contratto integrativo provinciale, a seguito della disdetta del contratto nazionale e di nuovi oneri Irap sul personale dipendente a tempo indeterminato.
A margine della riunione della giunta di oggi il direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti, ha spiegato che «si tratta di un problema legato alla tassazione sul personale delle cooperative sociali, che per norma nazionale devono versare l’Irap anche sul personale a tempo indeterminato: si tratta di un appesantimento forte sul conto economico, che fino al 2018 era compensato dalla Provincia. Per l’anno in corso la normativa europea prevede che tale compensazione venga considerata parte del contributo de minimis, un plafond oltre il quale non è possibile intervenire. Ciò comporta che una parte del contributo sia a carico della cooperativa sociale».
«Ci siamo mossi con Bruxelles e abbiamo segnali positivi che per il 2020 la situazione venga a risolversi. Per il 2019 stiamo provvedendo con una revisione del sistema tariffario», ha spiegato ancora Nicoletti.
«Siamo perfettamente consapevoli della delicatezza della situazione sia per quel che riguarda il futuro degli utenti che per quel che riguarda le sorti dei professionisti. Stiamo lavorando con tutte le parti coinvolte per trovare insieme la miglior soluzione e garantire il livello di assistenza a disabili e famiglie», conclude Segnana.