Panificatori in assemblea ancora accuse al Sait e la nuova app per i clienti
Insieme per il futuro: è questo il titolo della relazione che il presidente dell’Associazione panificatori del Trentino Emanuele Bonafini ha tenuto stamattina all’assemblea degli associati. Un titolo programmatico con due messaggi molto forti: unità e fiducia, in un momento particolarmente difficile per tutta l’economia e per la società in generale.
In apertura, il saluto del presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort che ha sottolineato la grande compattezza della categoria, complimentandosi per i risultati raggiunti nel corso dell’anno.
Bonafini, prima di iniziare i lavori ha voluto ringraziare le aziende, i titolari ed i loro collaboratori che nonostante tutto hanno continuato a svolgere il proprio lavoro anche in queste settimane difficilissime. Ha ricordato inoltre il collega ed amico Giorgio Buratti, recentemente venuto a mancare.
«Oggi, ancor più di prima – ha esordito Bonafini davanti agli associati divisi tra presenza in sala e collegati in videoconferenza -, serve coesione, coraggio e fiducia per cambiare paradigma di pensiero, fronteggiare insieme le sfide che verranno e assicurare nuove condizioni per la ripresa della categoria dei panificatori trentini. Questo deve essere il momento dell’unità di intenti, della responsabilità e del rispetto perché in gioco non c’è solo il futuro delle nostre imprese ma anche quello del nostro Paese. Per far fronte a questa situazione senza precedenti, Aspan fin da subito ha messo in atto azioni concrete a tutela delle nostre imprese e dei nostri collaboratori, garantendo a tutti Dispositivi di Protezione Individuale, oltre 6 mila mascherine consegnate, e fornendo assistenza normativa puntuale, informazione tempestiva, formazione a distanza ancorché sostegno morale affinché le nostre aziende possano continuare a garantire ai cittadini il quotidiano approvvigionamento di pane, nel rispetto delle condizioni di sicurezza per i nostri clienti, lavoratori e famigliari».
Un passaggio della sua relazione Bonafini l’ha dedicato anche alla vicenda Sait, ovvero la decisione del consorzio Trentino di utilizzare un unico fornitore: «L’associazione ha saputo dimostrare di essere unita, forte e coesa nel tutelare e sostenere i panificatori colpiti dall’improvvisa decisione di Sait di revocare, senza un congruo preavviso, la fornitura di pane in un momento in cui la nostra categoria deve fronteggiare cali di volume di affari che mettono a rischio l’occupazione di molte donne e molti uomini. Una decisione, quella del consorzio di acquisti delle Famiglie cooperative trentine, che non solo rappresenta una soluzione contraria a tutti gli sforzi fatti in questi anni dalla Provincia, dalle associazioni di categoria, dalle imprese di ogni settore e dalle produzioni agricole per valorizzare i prodotti locali trentini e la loro varietà ma anche una scelta che inficia completamente lo spirito del mondo della cooperazione e danneggia tutto il tessuto economico trentino fatto di piccole realtà produttive, che sono l’ossatura dell’economia provinciale».
La vicenda Sait ed il blocco forzato di marzo ed aprile – blocco che ha costretto i consumatori a rivedere le proprie modalità di acquisto -, hanno accelerato il progetto di un’app per connettere panifici e clienti: attraverso il proprio telefonino o su internet sarà possibile ordinare il pane e farselo consegnare a domicilio. Un’innovazione che l’Associazione presenterà nei prossimi mesi e che, nelle intenzioni, dovrà aiutare i panificatori ad aumentare la propria presenza sul mercato. Mio Gusto, questo il nome dell’app, è un progetto sviluppato da Seac Spa, l’azienda trentina del gruppo Confcommercio Trentino, e consentirà la vendita diretta del pane da parte dei panificatori.
Tre le tante attività del 2019 ricordate da Bonafini c’è il nuovo marchio del pane fresco, creato attraverso un concorso di idee con i ragazzi della scuola di Alta formazione grafica dell’Istituto Artigianelli di Trento. All’assemblea hanno partecipato anche gli studenti che hanno aderito al concorso: sono stati omaggiati di un riconoscimento dall’insegnante della Scuola Martina Pedrotti e dal dirigente provinciale Sergio Moratti, che ha ricordato l’importanza del marchio del pane fresco come “bene comune” per diffondere la ricchezza della diversità. Il marchio scelto dalla commissione esaminatrice è quello di Gaia Ravanelli, un logo leggero ed efficace che verrà apposto sui prodotti freschi in tutto il territorio trentino. All’assemblea ha partecipato, in videocollegamento, anche l’Assessore provinciale Roberto Failoni, che si è complimentato per il grande lavoro di coordinamento svolto dall’Associazione sia in occasione del marchio, ma anche di altri progetti seguiti in collaborazione con l’ente pubblico. Failoni ha riconosciuto ai panificatori trentini il merito di aver lavorato per adeguare la propria offerta alle richieste di mercato, investendo e rendendo disponibili una vasta gamma di tipologie di pane.