Shopping la domenica: ad Affi arrivano i trentini e i tedeschi saltano Rovereto
All’interno del «Grand’Affi Shopping Center» si continua a respirare la quiete tipica dei primi giorni di riapertura conseguenti al lockdown. È ancora presto, a detta dei commercianti locali, per capire se le chiusure domenicali imposte ai negozi trentini porteranno dei vantaggi.
Visto però che tra le realtà con serrande abbassate figurano realtà come Trento, Rovereto e Pergine, città dichiarate prive di una rilevante attrazione turistica c’è chi già ipotizza festività con oltre il 50% di presenze trentine.
In attesa di scoprire come questa decisione verrà accolta dai villeggianti tedeschi che ben conoscono l’A22 e le sue tappe di ristoro, il centro commerciale di Affi è entusiasta di accogliere la clientela in piena sicurezza. Heinrich, bolzanino di 59 anni, ha parcheggiato di fronte all’edificio prima di raggiungere Verona e, successivamente, le rive di Salò. «Siamo abituati a fermarci al Millennium Center di Rovereto - ha spiegato l’uomo - abbiamo letto della chiusura dei negozi e deciso di fermarci ad Affi per la spesa. Peccato: ci siamo persi il gelato nel centro storico di Rovereto, questa volta».
«Siamo scesi per trascorrere una giornata a Lazise in compagnia - afferma Ovidiu Tition di Cles, in viaggio con gli amici Giacomo Torresani, Nicolò Pezzini e Matteo Uez - ci siamo fermati più volte per pranzo in questo centro commerciale, essendo in un posto strategico. Certo, è un dispiacere abbiano deciso di chiudere le attività commerciali di Trento e Rovereto.
La domenica garantisce un aiuto economico e per i giovani rappresenta spesso la giornata perfetta in cui improvvisare una grigliata estiva, con la certezza di poter acquistare tutto l’occorrente».
«La clientela tedesca è presente, ma difficilmente acquista - ha raccontato Carol Trazzi, dipendente di Geox che vive nelle vicinanze dello Shopping Center veronese, ma è originaria di Bolzano - mi sposto di continuo tra le due regioni per coniugare lavoro, famiglia e tempo libero. Mi piacerebbe poter restare a casa la domenica, essendo abituata ad essere in negozio. Il mio compagno è a riposo il fine settimana: stare a casa nei giorni festivi mi permetterebbe di passare più tempo con lui e con il mio bimbo. Comprendo molto bene le esigenze dei titolari, visto il periodo sperano in un incremento delle entrate».
«Lavoriamo regolarmente con i clienti tedeschi - ha spiegato Martina, commessa di Tezenis - siamo però in una situazione straordinaria e la gente è ancora poca».
«Forse in autunno gioveremo delle chiusure domenicali trentine - ha fatto sapere Barbara, che lavora in un’attività di cosmesi - gli altoatesini tendono a fermarsi solo se hanno intenzione di trascorrere la giornata sul lago. Le nostre colleghe trentine sono preoccupate per quanto è stato decretato e temono un calo nelle vendite».
«Stiamo cominciando a vedere ora i primi turisti - ha detto Francesca, impiegata in un negozio d’abbigliamento - in effetti si sentiva la mancanza della clientela tedesca. Per quanto riguarda i trentini, rivediamo chi percorre spesso l’autostrada per lavoro».
Sicuramente, il timore di una seconda ondata di contagi spinge la maggior parte delle persone a prediligere le giornate all’aperto.
«C’è ancora molta paura di uscire e comperare - ha sottolineato Mattia, giovane dipendente di Carrera Jeans - abbiamo acquirenti fissi che risiedono a Trento, ma vedo ancora pochi turisti. Ci auguriamo che le scelte della Provincia di Trento portino dei nuovi clienti, oltre alle persone del posto o chi, dalla Lombardia, si muove nel fine settimana attorno al Garda».