Il tabacchino durante il Covid «è un presidio di comunità sempre al servizio di tutti»
«Noi tabaccai sempre al servizio della comunità. Siamo orgogliosi di essere una categoria radicata nel territorio, riferimento per ogni cittadino». Queste le dichiarazioni rese da Giovanni Risso, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, durante l’Assemblea Nazionale che si è svolta in videoconferenza il 21 ottobre.
Risso ha sottolineato lo spirito di servizio e la responsabilità con cui i tabaccai hanno tenuto aperte le saracinesche durante il lockdown e ha aggiunto: «Il periodo che abbiamo vissuto, con il quale stiamo ancora facendo i conti, ha richiesto enormi sacrifici a tutti, dal punto di vista umano ed economico.
Quello che noi tabaccai abbiamo potuto fare, anche grazie al riconoscimento del nostro ruolo sociale da parte del Governo Conte, è stato rimboccarci le maniche, continuando a fornire servizi necessari alla cittadinanza, anche durante il lungo periodo di totale chiusura».
Da tempo ormai le tabaccherie non sono più dei normali negozi generalisti, ma veri e propri punti di riferimento per la cittadinanza. Soprattutto, nei piccoli centri dove il tabaccaio è visto dai propri clienti come un confidente, un amico, colui che, grazie alla propria professionalità, può facilitare di molto la vita quotidiana. Oltre al tabacco e al gioco pubblico legale, infatti, in tabaccheria si possono svolgere una gran quantità di servizi: dal pagamento dei bollettini all’acquisto di biglietti ferroviari, frecce Trenitalia comprese, dal ritiro dei pacchi degli ordini on line ai certificati anagrafici.
«Le nostre tabaccherie con 15 milioni di ingressi al giorno sono uno dei luoghi più frequentati dagli italiani e si sono confermate tali anche durante i mesi del lockdown quando, tra i pochi esercizi commerciali autorizzati, sono rimaste aperte. Merito – ha continuato Risso - di una rete diffusa, di servizi avanzati e soprattutto dei tabaccai che, puntando sulla formazione e professionalizzazione, hanno saputo trasformarsi nel corso degli anni, dimostrando di essere in grado di comprendere l’evolversi del mercato e mantenersi al passo con la tecnologia».
«Il periodo buio che stiamo ancora vivendo potrebbe non finire presto – ha concluso il Presidente della Federazione Italiana Tabaccai - ma possiamo garantire, tanto ai cittadini che allo Stato, di cui siamo concessionari, che continueremo a lavorare con la professionalità e la competenza che contraddistinguono da sempre la categoria».