Trentino, crollo dei consumi in novembre La crisi morde: -40% ma l'informatica cresce Calo pesante per abbigliamento e ristorazione
A novembre in Trentino i consumi sono calati del 39,8% rispetto allo stesso mese del 2019.
Una caduta che, tuttavia, è tra le meno pesanti in Italia.
La media nazionale registra un -64,9% e le situazioni peggiori sono nelle regioni e nelle città in zona rossa.
Il Trentino Alto Adige, compresa Bolzano dove le restrizioni sono state più ampie, vede una contrazione del 64,6%. I primi undici mesi dell'anno sono in rosso del 34,6% rispetto all'anno precedente. Ma ci sono prodotti il cui consumo è in aumento.
L'alimentare, ma anche l'informatica e i piccoli elettrodomestici.
In regione si stimano quest'anno vendite di tecnologie informatiche per 58 milioni di euro, il 21% in più del 2019.
Secondo l'Osservatorio Confimprese-Ey, il calo dei consumi a novembre è nettamente peggiore di quello di ottobre, pari al 24,7%. Il crollo più importante è dell'abbigliamento con -71,7%. Va male la ristorazione, in caduta del 65%, in netto peggioramento il non food a -40,1%. Viceversa l'e-commerce fa un nuovo balzo del 92,6%, quasi un raddoppio.
L'Osservatorio Findomestic, dal canto suo, si concentra sui beni durevoli.
A livello nazionale, nell'anno del Covid, gli acquisti di beni durevoli scendono dell'11,4% dopo sei anni di crescita consecutiva.
Il Trentino Alto Adige vede un dato relativamente migliore: -8,7% per un valore di 1,4 miliardi. In regione vanno male le immatricolazioni di auto nuove (-35,5%), sono in calo i passaggi di proprietà di auto usate (-12,9%), sono pesantemente negative le vendite di motoveicoli (-36,8%). Il giro d'affari dei mobili è pari a 325 milioni (-8,2%), quello della telefonia è di 103 milioni (-3,3%), nell'elettronica di consumo è di 46 milioni (-4,2%). In controtendenza, trainati da smart working, didattica a distanza, trasformazione tecnologica della casa, gli elettrodomestici, 122 milioni di vendite +2,6%, e soprattutto l'information technology, 58 milioni +21%.