Case Itea, ecco il piano dei miglioramenti da 82 milioni con il superbonus 110%
Si prevedono interventi su 2.414 alloggi sociali in Trentino: l'ente pubblico investirà 40 milioni, altri 42 saranno a carico dei privati. L'obiettivo primario sarà la riduzione dei consumi energetici. Fugatti: un investimento importante non solo per Itea ma anche per il comparto edilizio locale
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TRENTO. Sono 136 i fabbricati su cui verranno eseguiti interventi di miglioramento energetico, ma anche sismico dove richiesto, che Itea attiverà in 2.414 alloggi in Trentino grazie al bonus 110% per la riqualificazione degli immobili, con un risparmio medio di 2 milioni e mezzo di chilogrammi di CO2 e, per l'inquilino, pari a circa il 35% in meno delle spese in bolletta.
"Vengono investiti circa 80 milioni di euro, un investimento importante non solo per Itea ma anche per il comparto edilizio trentino. L'auspicio è che lavorino le imprese trentine e ci sentiamo di dire che sarà così.
La mole degli interventi interesserà gran parte del mondo del lavoro trentino. Sulla semplificazione abbiamo fatto una legge approvata tre settimane fa per fare in modo che il maggior numero possibile di interventi possa avere questa agevolazione", ha commentato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
Attraverso un gruppo di lavoro tra Provincia e Itea sono stati organizzati circa 25 incontri e sono stati informati i condomini, dal momento che gli interventi riguarderanno sia edifici interamente di proprietà Itea, ma anche edifici con condomini minimi, edifici già costituiti e altri ancora da costituire.
L'intervento, ha precisato il presidente di Itea, Salvatore Ghirardini, "permette di andare a rispondere al 50% degli immobili che hanno bisogno di essere riqualificati". Itea, ha proseguito Ghirardini, investirà 40 milioni di euro, mentre 42 milioni sono a carico dei privati.
"Ci sarà un recupero fiscale pari a 35 milioni di euro per Itea, 12 dei quali destinati a capienze fiscali e 23 per cessioni del credito successive", su cui Itea sta cercando di accordarsi con la Provincia: "Abbiamo già fatto un incontro con le società di sistema, le partecipate, che potrebbero essere interessate".
L'obiettivo è finire i lavori nel 2023, "ad oggi l'ultima data utile per poter arrivare a chiudere i lavori.
Gli interventi sono tantissimi e sappiamo delle difficoltà quindi auspichiamo che il termine possa cambiare nel tempo", ha detto Ghirardini.