Dal 2022 in pensione non prima dei 67 anni: Salvini e sindacati contrari
Il leader leghista promette battaglia: “Non sarà assolutamente così”. La Cisl: "Bisogna evitare a tutti i costi un nuovo scalone e un altro fenomeno esodati"
IL PACCHETTO Draghi presenta il Recovery
ROMA. "Non sarà assolutamente così". Così il leader della Lega, Matteo Salvini risponde alla domanda se la Lega sia d'accordo con l'ipotesi di alzare l'età pensionabile a 67 anni dal 2022, mentre, dopo la fine di Quota 100, l'anticipo a 62 anni sarà possibile solo per mansioni logoranti.
"Dopo un anno di Covid, di morte, di sofferenza e di paura, con 500.000 posti di lavoro già persi e migliaia di aziende chiuse, con almeno 2 milioni di donne e uomini che rischiano il posto di lavoro - ha spiegato Salvini - non si può certo alzare l'età per andare in pensione. All'Italia serve semmai il contrario, cioè andare verso Quota 41, per garantire quel ricambio generazionale e quelle opportunità di futuro si giovani che altrimenti sarebbero negate".
Perplessità pure dai sindacati. "Il sistema pensionistico italiano deve essere reso più flessibile per rispondere alle legittime aspettative di milioni di lavoratori e lavoratrici. Bisogna evitare a tutti i costi un nuovo scalone a 67 anni e un altro fenomeno esodati". È quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
"Assicurare l'uscita volontaria dal mercato del lavoro a partire da 62 anni o realizzare l'obiettivo di 41 anni di contributi a prescindere dall'età per godersi il sacrosanto diritto alla pensione sono aspetti di cui bisogna subito parlare con il Governo. Speriamo che la Commissione di studio su lavori gravosi e usuranti venga convocata al più presto per confrontarsi anche con le parti sociali su questo tema. Ma non basta. Ci sono i lavoratori fragili, le donne particolarmente penalizzate dalle riforme degli ultimi 20 anni, i giovani che con carriere frammentarie e basse retribuzioni avranno pensioni contributive molto basse per i quali bisogna iniziare a ragionare su una pensione contributiva di garanzia. Le proposte del sindacato sulla riforma del sistema previdenziale vanno nella direzione di migliorare l'impianto previdenziale nel suo complesso. Aspettiamo che il ministro del Lavoro risponda alla nostra richiesta di apertura del tavolo di confronto".