Reddito di cittadinanza, più controlli preventivi e cancellazione dopo due proposte di lavoro rifiutate
Ecco il disegno di riforma dello strumento di sostegno alle fasce deboli della popolazione di cui si discute oggi, 27 ottobre, a palazzo Chigi
ROMA. Un inasprimento dei controlli preventivi per ottenere il reddito di cittadinanza e un taglio dell'assegno per coloro che rifiutino due proposte di lavoro.
Sono le modifiche principali previste dalla legge di bilancio per il reddito, a quanto si apprende dalla cabina di regia in corso a palazzo Chigi.
Il "decalage" dell'assegno dovrebbe essere progressivo, dal secondo rifiuto in poi, ma non sarebbero state indicate le percentuali del taglio. Alla riunione della cabina di regia, presieduta dal premier Mario Draghi e cominciata a palazzo Chigi intorno alle 17 sulla legge di bilancio attesa domani in Consiglio dei ministri, partecipano il ministro dell'Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, i capi delegazione della maggioranza Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando, Roberto Speranza, Stefano Patuanelli, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, Elena Bonetti e i responsabili economici di ciascun partito, Federico Freni (Lega), Antonio Misiani (Pd), Maria Cecilia Guerra (Leu), Laura Castelli (M5s), Luigi Marattin (Iv).
La legge di bilancio conferma poi i saldi indicati nel Documento programmatico di bilancio (Dpb).
"Ora dobbiamo lavorare per rendere il nostro Paese ancora più equo e coeso. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il governo ha stanziato circa 11 miliardi per le infrastrutture sociali.
Vogliamo affrontare il problema del disagio abitativo e riqualificare le periferie. In questo contesto un ruolo centrale lo avrà il terzo settore. Intendiamo sfruttare la collaborazione tra impresa sociale, volontariato, istituzioni pubbliche", ha detto Draghi in un videomessaggio alla Civil Week.
"Il Piano ci impone anche di accelerare il completamento della riforma del Terzo settore", aggiunge.
Il Consiglio dei ministri prima aveva approvato il decreto con le misure urgenti per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la delega sulla disabilità.
- Il testo del Recovery - Nella bozza del decreto sul Recovery si legge, tra l'altro, che verrà istituito al Mef un "Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa", presieduto dal Ragioniere generale dello Stato.
Il comitato - cui partecipano dirigenti dei ministeri coinvolti, un componente della segreteria tecnica Mef, e rappresentanti di Bankitalia, Istat, Corte dei conti, farà capo alla ragioneria e "opera in relazione alle linee guida stabilite dal Presidente del Consiglio e riferisce al Ministro dell'economia", si legge nella bozza del provvedimento.
Sono 2,4 i miliardi, che con la leva finanziaria salgono a 6,9, destinati al turismo nel nuovo decreto legge Recovery con le misure per attribuire le risorse del piano e accelerare la realizzazione dei progetti del Pnrr, appena approvato dal Consiglio dei ministri. E' quanto spiegano fonti del ministero del Turismo. Tra i principali interventi 114 milioni per il Digital Tourism Hub, quasi 1,8 miliardi per il Fondo competitività imprese turistiche e 500 milioni per Roma Caput Mundi - Next Generation Eu.
Ogni Regione e ogni provincia avrà un "progetto bandiera" con "particolare rilevanza strategica" e coerente con le linee del Pnrr e per la sua elaborazione potrà contare su un nuovo Nucleo di coordinamento tra le istituzioni locali e lo Stato
Il nuovo organismo è istituito, presso il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie della presidenza del Consiglio dei ministri e sarà operativo fino al 31 dicembre 2026.
Niente penalizzazioni per i professionisti che accettano contratti a tempo con la Pubblica amministrazione per i progetti del Recovery: il nuovo decreto per l'attuazione del Pnrr "per incentivare il reclutamento delle migliori professionalità" prevede che i professionisti possano mantenere l'iscrizione agli ordini di appartenenza e che, in ogni caso, non ci siano costi "a carico del professionista per la ricongiunzione" dei periodi contributivi in caso si opti per non rimanere iscritti alla relative casse di previdenza.
Si apprende, inoltre, che sarà Difesa Servizi spa, la società per azioni con socio unico il ministero, la "centrale di committenza, per l'espletamento delle procedure di gara relative all'infrastruttura" del cosiddetto Cloud nazionale.
Per la realizzazione delle attività assegnate a Difesa Servizi viene inoltre chiesta l'autorizzazione di una spesa di 5 milioni di euro per il 2021 e di 10 milioni di euro per il 2022.