Borsa: lunedì nero per i venti di guerra, l'Europa brucia 201 miliardi
Milano chiude in forte calo. Spread Btp-Bund a 168 punti, tasso all'1,96%
MILANO. Prima giornata della settimana molto pesante per tutte le Borse europee, strette nella tenaglia dei rischi di guerra sul confine Russia-Ucraina e i timori di rialzo dei tassi: l'indice Stoxx 600, che raggruppa i 600 titoli maggiori del Vecchio continente, dopo cali anche più ampi ha perso l'1,9% finale, che si traduce in 201 miliardi di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso a 168 punti base rispetto al picco dei 171 “basis point” della partenza, con un tasso del prodotto del Tesoro all'1,96% contro l'1,94% dell'avvio. Il rendimento corregge così i massimi dal maggio 2020, mentre il differenziale è sui livelli più alti dal luglio dello stesso anno. Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 2,53% a 95,46 dollari al barile. Il Wti rivede quota 95 dollari per la prima volta da 2014.
Con le frizioni geopolitiche l'attenzione si concentra sul prezzo di gas e petrolio. Negli Stati Uniti il Wti ha sfiorato i 95 dollari al barile, il massimo da settembre 2014, mentre a Londra il Brent ha raggiunto i 95,66 dollari. Si guarda anche dell'inflazione e le prossime mosse delle banche centrali.