Ita Airways, Msc rinuncia: non siamo più interessati alla privatizzazione
Il colosso navale era in partnership con Lufthansa per entrare nella compagnia di bandiera italiana. Ora restano dubbi, dopo lo stop del nuovo governo alla trattativa col fondo americano Certares in partnership commerciale con Delta ed Air France-Klm
ROMA. "Il gruppo Msc conferma di aver già informato le autorità competenti di non essere più interessata a partecipare alla privatizzazione di Ita Airways, non ravvisandone le condizioni nell'attuale procedura".
Lo afferma il gruppo Msc in una nota.
La Msc Mediterranean Shipping Company è la prima compagnia al mondo nella gestione di linee cargo. Fu fondata nel 1969 dall'imprenditore campano Gianluigi Aponte (1940), che poi si trasferì in Svizzera, dove vive tuttora. Sette anni fa, MSC fa ha acquisito anche la nota compagnia di navigazione campana Caremar.
Ora la privatizzazione di Ita Airways, dopo il ripensamento voluto dal governo Meloni, è nelle mani del nuovo presidente Antonino Turicchi, attualmente amministratore delegato di Fintecna mentre in passato è stato direttore generale di Cdp. Dopo il rinnovo del consiglio di amministrazione di Ita da parte del Tesoro, azionista unico, il neo presidente avrà le deleghe sulle operazioni strategiche e quindi sulla vendita della newco, oltre a quelle sul settore finance, legale, su comunicazione e rapporti istituzionali.
Turicchi prende il posto di Alfredo Altavilla contro cui il Tesoro si "riserva" di prendere eventuali azioni legali, dopo essere stato "revocato", secondo quanto si è appreso dopo l'assemblea di oggi. Viene riconfermato come amministratore delegato Fabio Lazzerini che avrà l'operatività dell'azienda e la gestione del personale. T
utte le deleghe saranno distribuite nel cda della settimana prossima. Il resto del consiglio è composto da Frances Ouseley, anche lei riconfermata, da Gabriella Alemanno, dirigente dell'Agenzia delle Entrate e sorella dell'ex sindaco di Roma Gianni, e dall'economista ed esperto del settore aereo Ugo Arrigo. Si tratta dunque di un board a cinque con tre consiglieri rispetto a quello precedente che contava sette consiglieri, oltre al presidente e all'a.d
Lazzerini ha incontrato i sindacati di categoria, un incontro definito "positivo sui temi dell'occupazione e del piano" dagli stessi sindacati, ma ora servono "fatti concreti".
"Vengono avviati due tavoli di confronto nei prossimi giorni, uno di carattere contrattuale il 30 novembre e uno di carattere tecnico gestionale il 23 novembre", hanno riferito Filt Cgil, Uiltrasporti e UglTa.
Per quanto riguarda il processo di privatizzazione di Ita, al momento sembra fermo dopo lo stop del nuovo governo alla trattativa esclusiva col fondo americano Certares, in partnership commerciale con Delta ed Air France-Klm.
Decisione che ha riaperto la partita facendo rientrare in campo la coppia Msc-Lufthansa. Da sempre gli stessi vertici di Ita hanno spiegato che per crescere ed essere sostenibile la compagnia ha bisogno di un partner internazionale. Secondo l'amministratore delegato di Adr, Marco Troncone, Ita "è un progetto essenziale per lo sviluppo e la connettività del Paese" e quindi è fondamentale un'alleanza forte. Intervenendo al webinar 'Verso un'aviazione a impatto zero', l'a.d di Adr ha detto che "quasi 6 milioni di passeggeri scelgono altri hub europei per raggiungere destinazioni di lungo raggio" per cui "è necessario per il Paese recuperare questo traffico" attraverso la compagnia di bandiera.
Da quando è decollata Ita "ha incominciato a importare passeggeri verso l'Italia, in particolare verso Fiumicino", ha sottolineato l'a.d di Ita Lazzerini, parlando allo stesso webinar, facendo presente che "nel 2019 con 100 passeggeri che avevano un collegamento diretto intercontinentale da o per l'Italia, 62 passeggeri dovevano passare per un hub europeo" e quindi di fatto "l'Italia esportava passeggeri a lungo raggio".
Proprio il lungo raggio è "il primo pilastro" della strategia di Ita perché "non è solo redditizio, ma aiuta anche il breve e medio raggio", ha spiegato Lazzerini. La compagnia nei giorni scorsi ha annunciato un ampliamento della flotta e il lancio di nuove rotte intercontinentali da Roma verso gli Usa e l'America Latina, puntando anche ad aprire nuove destinazioni medio orientali come Riyadh, Jeddah e Kuwait City. In quest'ottica l'anno prossimo entreranno in funzione 39 aeromobili di nuova generazione.