Il 63% delle famiglie italiane fatica ad arrivare a fine mese. Siamo sopra la media Ue che si ferma al 45,5%
La tavola resta, secondo Coldiretti, una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media circa il 18 per cento delle risorse con un valore medio mensile per famiglia di 482 euro al mese e il 2022 ha visto nel carrello delle famiglie italiane un aumento rispetto all'anno precedente per alcune categorie come la carne, l'olio d'oliva, lo zucchero e dolci, mentre un calo della spesa per frutta e verdura, pane e pasta, pesce, latte e formaggi
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ROMA. L'Italia fa un sospiro di sollievo dopo la conferma del rating sulla sostenibilità del proprio debito pubblico e mentre attende di vedere la reazioni di Bruxelles alla manovra appena licenziata dal governo stringe sulla definizione della legge di bilancio consapevole delle difficoltà che inflazione e rialzi dei tassi stanno portando alle famiglie italiane. Una testimonianza in tale direzione arriva proprio dall'Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Unione europea: l'Italia è l'unico fra i grandi Paesi europei (Francia, Germania e Spagna) in cui la quota di famiglie che riporta almeno qualche difficoltà a far quadrare i conti nel 2022 è sopra il 63%.
La rilevazione di Eurostat contabilizza i dati alla fine del 2022 ma quest'anno la situazione, complice anche una ritornata debolezza della crescita, non fa sperare esiti migliori.
"La divisione per Paesi - mette in evidenza l'ente di statistica europeo - mostra infatti come la percentuale di famiglie che dichiara almeno qualche difficoltà a far quadrare i conti varia da meno di un quarto in Svezia, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Lussemburgo all'80,3 per cento in Bulgaria e all'89,6 per cento in Grecia. L'Italia rientra in questa categoria - ovvero almeno il 63 per cento del totale - superando Francia, Polonia, Spagna e Portogallo. La media europea si attesta invece al 45,5 per cento. Il dato, spiega Eurostat nell'analisi del suo studio, tiene conto di sei valori nella capacità di arrivare a fine mese (da "molto facilmente" a "con grandi difficoltà").
A livello europeo, si evince dal rapporto, tra il 2021 e il 2022, la percentuale di famiglie in grado di arrivare a fine mese molto facilmente o facilmente è diminuita, passando dal 27,3 al 24,1 per cento mentre all'altro estremo della gamma, la percentuale di famiglie che incontra grandi difficoltà ad arrivare a fine mese è leggermente diminuita, passando dal 7 al 6,8 per cento.
Tra questi estremi, la quota di famiglie che riesce ad arrivare a fine mese abbastanza facilmente è aumentata dal 29,6 al 30,3 per cento, mentre al contempo la quota di famiglie che dichiara di aver avuto una qualche difficoltà e difficoltà nel complesso della gestione del bilancio familiare è aumentata dal 36 al 38,7 per cento.
Tutto questo avviene mentre in Italia la tavola resta - secondo la Coldiretti - una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media circa il 18 per cento delle risorse con un valore medio mensile per famiglia di 482 euro al mese e il 2022, anno di riferimento dell'indagine Eurostat, ha visto nel carrello delle famiglie italiane un aumento rispetto all'anno precedente per alcune categorie come la carne, l'olio d'oliva, lo zucchero e dolci, mentre un calo della spesa per frutta e verdura, pane e pasta, pesce, latte e formaggi.
La voce più pesante nel carrello delle famiglie resta quella rappresentata dall'acquisto di carne e salumi con 104 euro al mese, davanti a pasta, pizza, pane e cereali (76 euro), mentre al terzo posto si posiziona la verdura con 61 euro.
Seguono latte formaggi e uova, con 58 euro, e la frutta a 41 euro, poco davanti al pesce a cui sono destinati in media 38 euro. Solo poco più in basso in questa classifica c'è la spesa per comprare i cibi pronti con 30 euro, lo zucchero e i dolci con 21 euro, l'olio d'oliva assieme al burro e gli altri condimenti seguono con 15 euro, oltre a caffè, acqua minerale, bibite.