Il grido dei lavoratori del commercio e del turismo: ora il rinnovo dei contratti
Anche in Trentino Alto Adige, oggi, venerdì 22 dicembre, la mobilitazione che ha registrato una significativa adesione in particolare nella grande distribuzione. Delegazioni locali sono state presenti alla grande manifestazione sindacale di Milano, indetta dalle organizzazioni del settore terziario Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl, Uiltucs e Asgb
MOBILITAZIONE La Cgil: "Vergogna i salari bloccati da anni"
TRENTO. Sciopero nel commercio e nel turismo anche in Trentino Alto Adige, oggi, venerdì 22 dicembre, per chiedere in particolare il rinnovo dei contratti di lavoro scaduti da qualche anno, mentre nel frattempo è esplosa l'inflazione con uin'impennata del carovita. Localmente adesione diffusa nella grande distribuzione, meno nei piccoli esercizi commerciali.
In Trentino la stima diffusa dai sindacati parla di un'adesione allo sciopero del 50% circa nei negozi Coop (stima Filcams Cgil) e in altre catene locali le percentuali dovrebbero essere simili, in qualche caso maggiori.
Adesione addirittura al cento per cento alla mensa dell'ospedale di Rovereto, dove è stato necessario ricorrere addirittura alla precettazione per garantire i pasti.
Nei negozi di dimensioni minori, invece, la giornata è stata poco influenzata dalla mobilitazione, per quanto i lavoratori non manchino di sottolineare che la situaziona salariale, in particolare, necessità di uno scatto con il rinnovo dei contratti scaduti.
"In questa vertenza - spiegano i sindacati- ci sono in campo partite importanti come l'adeguamento degli stipendi a un'inflazione che ha fortemente eroso il potere di acquisto di chi lavora nel settore. Inoltre, con questo sciopero chiediamo anche l'allargamento dei beneficiari dell'assistenza sanitaria integrativa, normative sulle politiche di genere come il mantenimento della professionalità dopo il rientro dalla maternità, la riduzione del gap salariale tra uomini e donne, nonché la riduzione dei contratti precari".
Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha espresso vicinanza ai lavoratori del commercio, della distribuzione organizzata, della ristorazione e del settore alberghiero terziario in sciopero. "In queste giornate - ha detto - che tradizionalmente sono dedicate agli acquisti credo sia doveroso essere solidali con chi è dietro al bancone. A questi lavoratori va tutto il mio sostegno: lo sciopero mette in evidenza il grande disagio vissuto dai tanti addetti del terziario che, in questo periodo, hanno visto crescere il costo della vita, ma non lo stipendio".
"Importante adesione in Alto Adige nelle catene locale del commercio alimentare, quali Mpreis, Poli e Aspiag, nonché nel turismo e nella ristorazione collettiva, allo sciopero del settore del terziario indetto da Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl, Uiltucs e Asgb", si legge in una nota dei sindacati.
E sono un centinaio i lavoratori trentini che hanno preso parte alla manifestazione interregionale di Milano (nella foto) organizzata in occasione dello sciopero nazionale indetto da Filcams, Fisascat e Uiltucs. Si tratta - informano i sindacati - di una rappresentanza dei lavoratori interessati dalla mobilitazione di terziario, distribuzione moderna organizzata, distribuzione cooperativa, alberghi, pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale, agenzie di viaggi e aziende termali.
Ma i lavoratori del commercio e del turismo sono scesi in piazza da Nord a Sud della Penisola per chiedere il rinnovo di un contratto, scaduto in media da più di tre anni, per oltre 5 milioni di addetti. A proclamare l'agitazione sotto lo slogan "Il contratto ci spetta!" i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno organizzato sciopero e cortei in varie città, da Milano, a Bologna a Roma a Napoli a Palermo e Cagliari.
Nella capitale il corteo è partito da Piazza Esquilino per poi percorrere via Cavour, quindi uscire su via dei Fori Imperiali, attraversare piazza Venezia e terminare a piazza Santi Apostoli dove ad attenderlo c'era il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
"Siamo qui per un'ulteriore richiesta di rinnovare i contratti, c'è l'esigenza di recuperare il potere di acquisto e di dare la possibilità a questi lavoratori di avere una risposta rinnovando i contratti, si parla di un grande periodo per il turismo per i servizi, bene che sia così ma è bene anche dare risposta a chi quei servizi li fa funzionare. Abbiamo contratti scaduti da 2-3 anni", ha detto Bombardieri, criticando duramente la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, e il governo in generale.
"Vorrei che la Santanchè avesse rispetto per i lavoratori, che non cita mai, e vorrei che la politica avesse rispetto dei lavoratori" perché "questo governo e molti dei ministri di questo governo non ce l'hanno", ha attaccato Bombardieri.
Alla manifestazione di Milano ha invece partecipato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "La giornata di oggi è molto importante perché non è solo la lotta dei lavoratori del commercio e del turismo, c'è un'emergenza salariale che riguarda tutto il Paese e per quello che ci riguarda noi siamo qui a sostegno dei lavoratori del turismo, del commercio e dei servizi, ma il messaggio che vogliamo dare è che il 2024 deve essere l'anno del rinnovo dei contratti nazionali", ha detto Landini, avvertendo che "se questo non avviene siamo pronti a una mobilitazione che sostenga tutte le categorie". E sui social il leader della Cisl, Luigi Sbarra, ha denunciato come "inaccettabile" il fatto che il contratto sia scaduto da "ben quattro anni".
"Le associazioni datoriali non possono fare orecchie da mercante: devono assumersi le loro responsabilità, aprendo alle richieste precise dei sindacati di categoria", ha sottolineato Sbarra. E tra le associazioni datoriali Confcommercio e Federdistribuzione si dicono pronte a far ripartire il confronto.
"Dopo le feste siamo sicuri che ripartiremo tutti con l'obiettivo di poter traguardare al più presto il tanto atteso rinnovo contrattuale, consapevoli che le distanze che hanno caratterizzato il recente conflitto non sono poi così insormontabili", ha detto la vicepresidente di Confcommercio con delega al lavoro e alla bilateralità Donatella Prampolini Manzini. Mentre Federdistribuzione attende di poter "riprendere al più presto la trattativa" e poter giungere "nel più breve tempo possibile al rinnovo del Contratto", con "soluzioni equilibrate sia per i lavoratori che per le imprese del settore".