Economia / Turismo

In Trentino 85 alberghi e 4.681 posti letto in meno negli ultimi quindici anni

A chiudere sono stati quasi esclusivamente gli alberghi di minore caratura, che evidentemente non si sono adeguati rispetto alle richieste dei turisti e un po' alla volta sono finiti fuori mercato

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di Daniele Battistel

TRENTO. Sono 478.166 i posti letto disponibili per i turisti in Trentino. Se tutti fossero occupati contemporaneamente la popolazione della provincia praticamente raddoppierebbe all'istante.I dati, pubblicati sull'ultimo aggiornamento dell'annuario del turismo trentino, fotografano al 31 dicembre scorso la situazione dell'ospitalità in provincia, facendo anche un confronto con gli anni precedentiI posti letto disponibili.

Gli alberghi attualmente in attività sono 1.427 per un totale di 90.569 letti, vale a dire una media di 63,5 posti per struttura. Gli esercizi extralberghieri sono invece 1.943 con 82.125 posti: si tratta di affitta camere, bed & breakfast, campeggi, rifugi, colonie e agritur.Le case private in affitto sono 13.120 per 57.016 posti letto. Ci sono infine 64.943 seconde case per un totale complessivo di 248.456 letti.

Rispetto a 40 anni fa il Trentino ha perso 420 strutture, rispetto a 15 anni fa a venire meno sono stati 85 hotel e 4.681 posti letto. A chiudere sono stati quasi esclusivamente gli alberghi di minore caratura, che evidentemente non si sono adeguati rispetto alle richieste dei turisti e un po' alla volta sono finiti fuori mercato. Si tratta di 97 strutture con una stella e 78 a due stelle. In aumento di 76 unità invece i 4 stelle e di 8 i 5 stelle (da 202 a 759 posti letto).

Nello stesso periodo il Trentino ha visto un'esplosione di altre forme di ospitalità. Sotto il gruppo di affittacamere, b&b e case per vacanze (in sigla C.A.V.) gestite in forma imprenditoriale (in sostanza i residence) sono passati da 561 del 2010 a 1.163 di fine 2023, portando i posti letto disponibili da 16.627 a 22.854, con un aumento del 37,5 per cento. Nessuna variazione per quanto riguarda i campeggi (una settantina) con un numero di posti offerti che rimane attorno ai 35mila.

Stabili anche colonie e case per ferie, mentre un altro boom si registra nel settore dell'agriturismo, passato da 269 a 359 aziende, ma sopratutto da 3.374 letti a oltre 7.200.Airbnb.Gli ultimi dati pubblicati l'altro giorno sul Sole 24Ore parlano di oltre 18.400 camere messe a disposizione dei turisti e dei viaggiatori in tutta la regione. Realisticamente, prendendo in considerazione il solo Trentino si può parlare di circa 9mila stanze per circa 30mila posti letto e un giro d'affari di 120 milioni di euro.

Secondo il quotidiano economico di Confindustria il Trentino ha un tasso di occupazione di queste strutture oltre il 55 per cento, in linea con la media nazionale e un indice Rhr, che misura il rapporto tra residenti e alloggi offerti sul portale Airbnb, piuttosto alto.

Per quanto riguarda gli appartamenti dati in affitto e le seconde case, il totale sale da 70mila a circa 77mila, con spostamenti interni al gruppo per un totale di oltre 300mila posti letto, sugli stessi livelli di 15 anni prima.

Questi dati sono alla base delle richieste dei sindacati degli albergatori circa la necessità di chiudere alle richieste di varianti urbanistiche per nuove abitazioni e seconde case specialmente nelle valli, aprendo piuttosto alla possibilità di individuare nuove aree con destinazione alberghiera. In questo si inserisce anche il tema della nuova legge provinciale sull'utilizzo degli alberghi dismessi come foresterie per i dipendenti del settore turistico.

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