Lavoro / Protesta

Famiglie Cooperative, sciopero riuscito, resta alta la tensione: la Federazione non cede

Per la disdetta unilaterale del contratto integrativo, oggi la protesta con un 70 per cento di negozi chiusi, ma via Segantini non arretra e contesta anche i dati: "solo il 32%"

IL CASO Muro contro muro azienda-sindacati
CONTRO Famiglie Coop, lotta dopo la disdetta dell'integrativo
SCHEDA Famiglie cooperative, disdetto l'integrativo

NUMERI Fra i negozi chi va benissimo, chi meno

TRENTO. Nella giornata dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori delle Famiglie cooperative le posizioni tra Cooperazione e sindacati restano distanti. Unico punto di avanzamento è che la protesta di oggi, a cui ha aderito circa il 70 per cento dei punti vendita in tutta la provincia, è servita a far ripartite il confronto.

Una delegazione di dipendenti guidati da Carla Tatti, Fabio Bertolissi e Stefano Picchetti di Filcams, Fisascat e Uiltucs, ha incontrato il direttore della Federazione, Alessandro Ceschi e il responsabile delle relazioni sindacali, Italo Monfredini. In un faccia a faccia durato quasi un'ora è stato chiaro, allo stato attuale, che la posizione di Via Segantini non è cambiata.

A fronte dell'alta adesione alla protesta, però, le parti hanno condiviso la necessità di far ripartire la trattativa fissando un nuovo incontro in ristretta, già programmato per il 24 giugno.

"Non abbiamo buone notizie da darvi - hanno detto i tre sindacalisti, parlando alle lavoratrici e ai lavoratori fuori dalla sede della Cooperazione -. Torneremo a discutere e questo anche perché la vostra protesta è stata notevole. Impossibile ad oggi prevedere l'esito del confronto, perché le posizioni restano lontane. Lo stato di agitazione e la protesta vanno avanti".

In mattinata una delegazione di dipendenti e sindacati era stata ricevuta dall'assessore alla Cooperazione, Mario Tonina che ha ascoltato le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori e ha preso l'impegno di facilitare il confronto tra le parti.

Intanto oggi è arrivata la prima busta paga con il taglio del contratto integrativo, che pesa per 170 euro in meno. Nei prossimi giorni verranno messe in atto altre azioni di mobilitazione e di protesta.

Il comunicato della Federazione

La Federazione ha diffuso nel pomeriggio un comunicato stampa. "Una riunione dai toni moderati quella svolta all’interno della Sala Consiglio della Federazione, in concomitanza con la protesta che ha visto gli scioperanti delle Famiglie Cooperative occupare Via Segantini.

A presenziare l’incontro, lato Federazione, il vicepresidente Italo Monfredini, connesso da remoto, che ha ribadito la posizione della Federazione ma che ha anche rilanciato l'impegno per un dialogo futuro: "accogliamo questa delegazione in una giornata di protesta e certamente non di dialogo. Ad oggi la posizione della Federazione è immutata, ma la volontà è quella di tenere aperto il tavolo della trattativa".

Monfredini, dopo aver ascoltato le istanze della delegazione – rappresentanti di Filcams, Fisascat e Uiltucs - ha preso atto dell’azione messa in campo dal sindacato: "rappresentiamo oltre 60 presidenti di Famiglie Cooperative che, preso atto di quello che è successo oggi, faranno le loro valutazioni. Il compito nostro è di fare sintesi per ottenere il risultato migliore possibile per tutti".

L'incontro di oggi ha inoltre deciso la riconvocazione di un tavolo ristretto per il 24 giugno, con l’obiettivo di individuare soluzioni condivise che possano soddisfare le esigenze delle parti.

Per quanto riguarda l’adesione - dice via Segantini - su un campione di 48 Famiglie Cooperative su 66, per un totale di 1472 dipendenti su circa 1900, in 361 hanno aderito allo sciopero con una media del 24,52%. Su 301 punti vendita monitorati, 97 sono rimati chiusi (32,23%)"

comments powered by Disqus