Imprese trentine, manca il 63% delle figure cercate: delle 11mila offerte di lavoro, più di 4.300 riguardano il turismo
Tra le altre figure ricercate dalle aziende della regione risulta la mancanza di oltre 1.700 operai specializzati e conduttori di impianti, un migliaio di dirigenti, specialisti e tecnici, oltre a 2.200 profili "generici"
BAR E RISTORANTI Duecento euro lordi al mesi in più per i dipendenti
TRENTO. Sono 11.660 i lavoratori ricercati dalle imprese trentine nel mese di giugno, 1.470 in più rispetto allo stesso periodo del 2023. L'aumento del 14,4 per cento emerge dall'indagine Excelsior, realizzata da Unioncamere con cadenza mensile che riporta le previsioni sulla domanda di figure professionali richieste dalle imprese. Con l'avvio della stagione estiva, gli addetti alle attività di ristorazione sono tra le figure professionali più richieste (4.390 unità), ma difficili da reperire: oltre il 63 per cento delle assunzioni previste rischia infatti di non andare a buon fine.
Seguono gli addetti ai servizi di pulizia (2.070 unità) e alle vendite (850 unità), con una difficoltà di reperimento del 53 per cento per i primi e del 48 per cento per i secondi. Interessando figure che interessano un tipo di lavoro stagionale, qual è appunto quello del turismo, emerge infatti che solo un'assunzione su 10 è "stabile", ovvero con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato.
Tra le altre figure ricercate dalle aziende della regione risulta la mancanza di oltre 1.700 operai specializzati e conduttori di impianti, un migliaio di dirigenti, specialisti e tecnici, oltre a 2.200 profili "generici".
Per quanto riguarda la formazione scolastica richiesta, quasi la metà delle ricerche di personale interessa persone con qualifica o diploma professionale (anche qui il focus è sul turismo), e ben il 23 per cento con il solo diploma di scuola dell'obbligo. Diploma di scuola superiore (23%) e di laurea (6%) interessano per meno di una figura professionale su tre.Infine, dall'indagine emerge che la domanda di lavoro interessa per una quota pari al 24 per cento giovani con meno di 30 anni e per una quota pari al 19 per cento le imprese prevedono di assumere personale immigrato.
Intanto il Servizio statistica della Provincia (Ispat) ha pubblicato il report sulle tendenze dell'occupazione. Dai dati più freschi (che però si riferiscono all'ultimo trimestre del 2023) è proseguita la crescita tendenziale del numero di occupati, che a fine dicembre superavano le 243 mila unità, in aumento su base annua del 2,3%, grazie alla crescita degli occupati indipendenti (+22,8%) che superano di poco le 51mila unità.
Il lavoro alle dipendenze invece è in calo del 2,1 per cento a seguito di una flessione di circa il 13 per cento del lavoro a termine, solo in parte compensato dalla crescita del lavoro a tempo indeterminato (0,7%). L'incremento degli occupati coinvolge entrambe le componenti di genere con intensità simili: 2,5 per gli uomini, 2 per cento per le donne. Tasso di occupazione al 69,9 èper cento (76% gli uomini, 63,7% le donne).