TRENTO. Gli interventi effettuati in regione nel settore del Pnrr hanno consentito di individuare oltre 7 milioni di crediti d'imposta inesistenti o non spettanti, collegati in gran parte alla fittizia erogazione di corsi di formazione in tema di digitalizzazione e intelligenza artificiale. Sono stati anche scoperti oltre 500.000 euro di contributi indebiti richiesti nel settore della valorizzazione del patrimonio architettonico.

Questi interventi - si legge in una nota della Guarda di finanza del Trentino Alto Adige sulle operazioni condotte tra il 2023 e i primi cinque mesi del 2024 - hanno portato alla denuncia di 68 soggetti, due in Trentino e 66 in Alto Adige.

Nel comparto della spesa pubblica in generale sono stati segnalati alla Corte dei conti 136 soggetti (54 in Trentino e 81 in Alto Adige) per danni erariali quantificati in più di 38 milioni di euro (di cui 12 in Trentino, più di 26 in Alto Adige). Nel settore della vigilanza sugli appalti pubblici sono stati individuati oltre 1,4 milioni di euro di assegnazioni irregolari (più di 600.000 in Trentino e oltre 800.000 in Alto Adige).

In materia di prestazioni sociali sono stati eseguiti 153 interventi che hanno consentito di individuare contributi indebiti per circa 652.000 euro (più di 457.000 in Trentino e oltre 194.000 in Alto Adige), di cui oltre 550.000 quali "reddito di cittadinanza" non spettante (450.000 in Trentino e oltre 100.000 in Alto Adige).

Sono stati operati sequestri per circa 41 milioni di euro, dei quali oltre 40 milioni in esecuzione di due provvedimenti emessi dalla magistratura contabile nell'ambito di altrettante indagini a contrasto delle indebite percezioni di contributi pubblici elargiti dal Gestore dei servizi energetici spa a partecipazione statale per l'incentivazione di impianti fotovoltaici.