Commercio / La crisi

Dazi Usa del 200% su vini e champagne, la preoccupazione dei produttori trentini

L'Ue sembra intenzionata a procedere sulla via del dialogo: "Non ci piacciono i dazi. Abbiamo sempre detto che difenderemo i nostri interessi. Lo abbiamo detto e dimostrato. Ma allo stesso tempo voglio anche sottolineare che siamo aperti ai negoziati"

TRENTODonald Trump minaccia l'Unione Europea con dazi del 200% su vini e champagne, alimentando i timori di una guerra commerciale a tutto campo sulle due sponde dell'Atlantico. Anche il Trentino trema, visto che per i nostri produttori di vini il mercato americano è molto importante.

Definendo il Vecchio Continente "ostile" e "molto cattivo", il presidente americano ha annunciato sul suo social Truth che procederà con le tariffe se l'Ue "non rimuoverà immediatamente" i dazi sul whiskey americano, annunciati da Bruxelles in risposta a quelli sull'acciaio e l'alluminio varati dalla Casa Bianca.
 

E, incontrando il segretario generale della Nato Mark Rutte, ha rincarato la dose precisando di non essere intenzionato a piegarsi sulle tariffe sui metalli né tantomeno su quelle reciproche che dovrebbero scattare il 2 aprile. "Siamo stati derubati per anni, e non lo saremo più", ha detto Trump mostrando la sua forte determinazione a procedere nonostante le tensioni sui mercati finanziari.


L'Ue invece sembra intenzionata a procedere sulla via del dialogo. "Non ci piacciono i dazi perché pensiamo che siano delle tasse e che siano negativi per le imprese e per i consumatori. Abbiamo sempre detto che difenderemo i nostri interessi. Lo abbiamo detto e dimostrato. Ma allo stesso tempo voglio anche sottolineare che siamo aperti ai negoziati", ha detto la presidente della commissione Europa Ursula von der Leyen, sottolineando che il commissario al Commercio è in contatto con la sua controparte negli Stati Uniti.