Rapporto sulla ristorazione, in Trentino 2.700 imprese e oltre 11 mila addetti: settore da 3.085 milioni di euro
La componente della forza lavoro tra le più giovani dei vari settori, con il 61,8% degli addetti under 40. Fabia Roman presidente dell’Associazione pubblici esercizi del Trentino: “Fase di profonda trasformazione”
TRENTO. È stato presentato questa mattina, 9 aprile, a Roma il rapporto FIPE sulla ristorazione in Italia. Dai dati emerge che il settore, in Trentino - Alto Adige vale 3.085 milioni di euro, per 5.598 imprese attive in regione e oltre 25 mila dipendenti. Un anno di moderata crescita, che vede il consolidamento dei trend positivi osservati nel 2023, ma anche la persistenza di diverse criticità strutturali. È questa la fotografia scattata dal Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE – Confcommercio sul settore.
Il rapporto
Tra le principali evidenze che emergono dal Rapporto c’è la crescita del valore aggiunto a 59,3 miliardi di euro, dando continuità dunque al trend positivo che ha progressivamente portato prima a recuperare e poi superare il livello pre-pandemia: rispetto al 2023 c’è stata una crescita in termini reali dell’1,4%,
In aumento anche i consumi, a oltre 96 miliardi di euro, +1,6% in termini reali sul 2023, ma ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia (-6%). Un risultato che va interpretato anche alla luce del rallentamento della crescita economica.
Nel 2024 si è attestato a 328 mila il numero di imprese, in calo dell’1,2% sull’anno precedente. A mostrare la maggior contrazione sono i bar (-3,3%), come risultante della migrazione verso altri modelli di offerta (ristorazione) e delle crescenti difficoltà in cui si imbatte questo format. Sullo sfondo un sentiment delle imprese che resta positivo anche per l’anno in corso sebbene in sensibile rallentamento e da rivedere alla luce delle turbolenze economiche in atto.
Sul versante dei prezzi, il 2024 si è chiuso con aumenti medi al di sopra del 3%, in forte calo rispetto al +5,8% del 2023 ma al di sopra del tasso di inflazione generale. L’aggiustamento dei listini nella ristorazione, così come avviene generalmente nei servizi, segue modalità e tempi ben diversi da quelli dei beni. Complessivamente, allargando lo sguardo agli ultimi tre anni si registra un tasso di crescita dei prezzi del 14,6%, a fronte di un’inflazione generale del 15,4%.
La situazione in Trentino
Il rapporto fotografa anche la situazione del Trentino: con 2.704 imprese attive e 11.584 dipendenti, la provincia traccia una dinamica simile a quella nazionale, con un saldo leggermente negativo della nati-mortalità delle imprese: -93 la differenza tra 2023 e 2024. I consumi del settore in regione si attestano a 3.085 milioni di euro, a fronte dei 96.400 a livello nazionale.
«Il rapporto sulla ristorazione - commenta il presidente dell’Associazione ristoratori del Trentino Marco Fontanari - mette in luce la consistenza di un settore vitale dell’economia italiana e anche trentina. Le imprese che fanno ristorazione sono una componente essenziale della nostra società: da un punto di vista economico e occupazionale, in primis, ma anche sociale e culturale. L’enogastronomia italiana, la cucina, l’ospitalità sono il biglietto da visita dell’Italia nel mondo e la ristorazione è l’ambasciatrice del made in Italy. Anche di questo parleremo il 13 maggio prossimo a Riva del Garda nel corso della nostra Assemblea annuale».
«Il pubblico esercizio - dichiara Fabia Roman presidente dell’Associazione pubblici esercizi del Trentino - sta attraversando una fase di profonda trasformazione, dovuta sia ad eventi esterni, pensiamo alla pandemia Covid-19, ma anche da eventi interni, con il cambio della sensibilità dei consumatori, l’evoluzione delle imprese e del lavoro. Questi mutamenti stanno incidendo profondamente sulla fisionomia delle nostre aziende, che si trovano a dover affrontare un periodo molto complicato. Questo rapporto fotografa esattamente la situazione in Italia e nel nostro territorio: su tutti, la componente della forza lavoro tra le più giovani dei vari settori, con il 61,8% degli addetti under 40».