Al Museo Ebraico di Roma la mostra sull'eroina Ester
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Pergamene miniate, dipinti, disegni, manoscritti, volumi antichi e fotografie: 40 opere per analizzare la figura di Ester nei secoli, fonte di ispirazione e protagonista di romanzi, film, opere teatrali, musicali, e pittoriche. È la mostra 'Bellissima Ester. Capolavori per una Regina' aperta al pubblico da domani 20 marzo al 24 giugno 2024 nel Museo Ebraico di Roma. La mostra - a cura di Olga Melasecchi, Amedeo Spagnoletto e Marina Caffiero - in occasione della festività ebraica del Purim è stata presentata questa mattina dalla Comunità Ebraica di Roma e dalla Fondazione per il Museo Ebraico di Roma, in collaborazione con il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara (Meis). Nelle sale del Museo Ebraico sono esposte alcune tra le più antiche e pregiate Meghillot Estèr (i rotoli in pergamena che narrano la gesta di Purim), esibite insieme per la prima volta con le loro miniature. Veri capolavori di arte ebraica, realizzati presso le Cinque Scole dell'antico ghetto di Roma, altri commissionati da privati, conservati per anni presso le famiglie, e donati successivamente al Museo Ebraico di Roma. La mostra presenta inoltre importanti esemplari presi in prestito da collezioni italiane, come la Meghillà Momigliano, proveniente da Casale Monferrato - Museo di Arte e Storia Antica Ebraica e datata metà Seicento. Un esemplare unico di pergamena miniata e colorata. Il percorso espositivo si arricchisce inoltre di opere della pittura italiana rinascimentale e barocca, realizzate da artisti del calibro di Michelangelo Buonarroti e Jacopo del Sellaio. Un'occasione straordinaria per comprendere come la storia biblica sia stata rappresentata all'interno e all'esterno del mondo ebraico, e di quanto e come si siano diffusi modelli iconografici, divenuti poi canonici nell'immaginario comune attraverso le interpretazioni cinematografiche. Un punto di vista alternativo, che individua come protagonista la figura di Ester, l'eroina del popolo ebraico. "Purim - ha affermato il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni - è una occasione di particolare importanza perché in un giorno riassume tragedie e speranze del popolo ebraico. Ci si dedica ai piaceri del corpo, semel in anno, per significare l'idea della salvezza corporale. Però è il giorno in cui pensiamo alla nostra storia, c'è il tema del rovesciamento dall'alto dei piani umani. Nella storia la presenza divina c'è, anche se a volte sembra sfuggirci. Quindi è fondamentale in questi giorni drammatici per il popolo ebraico". "Di questa mostra - ha affermato l'assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor - mi ha colpito la ricostruzione suggestiva che mescola mito, storia, religione, arte e tradizione che sono dentro la storia della città. La storia di Ester è una storia che ha affascinato la cultura occidentale in tante forme, ed è la storia e il mito del rovesciamento e non stupisce il legame con il carnevalesco, con le maschere indossare dai bambini. Il racconto che viene da secoli tramandato porta con sé un tema importante di storia culturale. Ha in sé la volontà di distruzione del popolo ebraico e la sua capacità di resistenza. Raccontare oggi questa cosa significa guardare oggi anche ai drammi di questi giorni - ha concluso Gotor - e che in questi giorni assume un particolare significato civile". (ANSA).