Allegri, 'Champions? Percorso complicato, non compromesso'
(ANSA) - ROMA, 15 SET - "E' la prima volta in dieci anni che si perdono le prime due gare di Champions: il percorso è complicato, ma non è tutto compromesso": così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, dopo la sconfitta per 2-1 contro il Benfica. "I fischi sono giusti perché abbiamo perso in casa, adesso non ha senso parlare ma bisogna trovare le soluzioni - aggiunge l'allenatore - e la devo trovare io: non ho niente da rimproverare ai ragazzi, ma tutti dobbiamo fare qualcosa in più". Allegri prova a tracciare la strada: "Il calcio ti dà sempre la possibilità di rimediare, domenica avremo una partita importante: non ho avuto nessun confronto con la dirigenza, dobbiamo stare in silenzio, lavorare e tirarci su un passettino alla volta". In sala conferenze si presenta anche Arkadiusz Milik: "E' un momento difficile e vogliamo uscirne tutti insieme, dobbiamo stare zitti e pedalare - dice l'attaccante - e siamo noi giocatori a doverci prendere le responsabilità: dobbiamo trovare una soluzione tutti insieme". I cali della Juve, però, iniziano a diventare preoccupanti: "Siamo stati in controllo nella prima mezz'ora, ma le partite durano 90 minuti ed è complicato pensare che sia un calo fisico - aggiunge il polacco - però non sono nella testa di ognuno di noi: dobbiamo scendere in campo ancora più cattivi, il campionato è ancora lungo e abbiamo ancora quattro partite di Champions quindi è possibile recuperare". Il Benfica, invece, fa festa per le 12 vittorie in 12 gare: "Non c'è nessun segreto, lavoriamo duramente e crediamo in noi stessi - spiega Roger Schmidt - e siamo stati coraggiosi: nei primi 15 minuti non eravamo al top, poi siamo cresciuti e credo che la vittoria sia stata meritata". La svolta tra i portoghesi è arrivata all'intervallo: "Ho detto ai miei ragazzi che non stavamo giocando per vincere, che avremmo dovuto alzare gli sforzi per provarci - continua il tecnico - e nella ripresa abbiamo mostrato un'aggressività diversa: non è stata importante la tattica, ma è l'atteggiamento ad aver fatto la differenza". (ANSA).