Balneari: Sib, più grande manifestazione ultimi anni
(ANSA) - ROMA, 10 MAR - "Siamo in piazza per la più grande manifestazione dei balneari degli ultimi anni. Non c'è più tempo, siamo qui per difendere il lavoro delle nostre famiglie e il lavoro dei nostri dipendenti". Lo dice all'ANSA Enrico Schiappapietra, vicepresidente del Sib Sindacato Italiano Balneari (aderente a Fipe Confcommercio), pochi minuti prima dell'inizio della manifestazione nazionale del comparto "contro la legge vergogna" organizzata assieme alla Fiba (l'associazione dei balneari di Confesercenti) a Roma a piazza Santi Apostoli. "Abbiamo fatto - dice - solo un errore, un grave errore: fidarci delle leggi dello Stato. Abbiamo preso dallo Stato in affitto un posto auto, ci abbiamo parcheggiato la nostra autovettura (la nostra azienda), abbiamo lavorato per migliorarla con fatica e sforzi. Adesso lo Stato ci dice che mette a gara il nostro posto auto: peccato che mettendo a gara il posto auto mette a gara, a titolo gratuito, anche la nostra azienda, il lavoro di una vita. E non è giusto e siamo qui per protestare". E aggiunge: "Siamo persone che sono sempre state disposte a dialogare e sedersi a un tavolo, disponibili ma sappiamo essere anche leoni nel momento in cui serve esserlo". "Non siamo soli, siamo piccole imprese familiari e siamo con grane piacere al fianco delle amministrazioni, sindaci, governatori e amministratori provinciali, perché questa norma oltre a essere ingiusta, negativa e distruttiva per il mondo dei balneari è inapplicabile dal punto di vista amministrativo". "Non esistono le energie, né un numero di funzionari sufficiente - rileva Schiappapietra - per fare una cosa di questo genere nei tempi in cui è stata immaginata e nelle forme in cui è stata pensata. Andremmo incontro a una serie di ricorsi al Tar e contenziosi infiniti che nessuna amministrazione vuole, né è in grado di sostenere. Non sono stati consultati neanche loro e sono arrabbiati quanti noi. Non soltanto questa legge non è stata condivisa nella forma ma anche nella sostanza, non si può non condividere con le categorie economiche e con le amministrazioni che dovranno andare ad applicarla una riforma così complessa e delicata e che peraltro non coinvolge solo gli stabilimenti ma tutta una serie di altre categorie: ristoranti, sale da ballo, gelaterie, campeggi e hotel". "Tutto il fronte mare italiano, stiamo mettendo a gara - conclude - tutto il fronte mare italiano... A fronte di cosa? E soprattutto in una situazione del genere, con quello che ci sta succedendo attorno. Non sarebbe meglio meditare sulla difesa dell'imprenditoria attuale, specialmente quella piccola e micro. E' matematico: questa norma è stata votata dal consiglio dei ministri nel pomeriggio in cui la Russia ha invaso l'Ucraina, forse in questo momento dovremmo concentrarci su altro!". (ANSA).