Champions: troppo Psg per il Milan, ora serve l'impresa

(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Il Milan nulla può contro le stelle del Psg. Mbappé e compagni calano il tris e annientano i rossoneri ancora a secco di gol. Un risultato netto, tranciante, che racconta del divario tecnico in campo. Seconda sconfitta consecutiva per i rossoneri - dopo la Juve in campionato - che in Champions sono fanalino di coda del girone a due punti. In testa il Psg (6) poi Borussia e Newcastle (4). Ora il cammino del Milan è ancora più complicato, la qualificazione quasi un'impresa in cui molto passa dalla partita di ritorno a San Siro. Intanto però c'è da risolvere il problema della mancanza di gol: i rossoneri sono l'unica squadra insieme al Benfica a non aver ancora segnato in questa Champions. E' la quinta gara consecutiva senza reti, mai accaduto prima per una squadra italiana. Vincere al Parco dei Principi avrebbe avuto del clamoroso, perché limitare Mbappé è quasi impossibile. Dall'altra parte Leao non illumina come ci si aspettava e quando non sono i singoli a fare la differenza lo deve fare il gruppo. Ma il Milan ha il problema degli infortuni, troppi. In attacco Pioli non aveva cambi, anche perché Jovic - unico a disposizione - si è infortunato nel riscaldamento. Problemi a cui si dovrà porre rimedio in fretta. Il ritorno diventa un match fondamentale per quanto complicatissimo. Domenica c'è il Napoli e uno scontro scudetto da vincere. Il primo tempo lo decide il fuoriclasse. Perché un giocatore col talento di Kylian Mbappé, quando vuole fare la differenza, ci riesce praticamente sempre. I difensori del Milan non hanno vita facile. E' il duro compito di Kalulu schierato a destra per limitare il francese. Ma al 32' del primo tempo è Tomori a non riuscire a fermare l'estro del campione parigino: velocità, doppio passo, il difensore rossonero che si sdraia a terra ubriacato dai movimenti dell'attaccante e gol sul primo palo. E' la supremazia del campione. Così tutto quanto di buono costruito dal Milan nel primo tempo si sbriciola. Perché fino alla mezz'ora i rossoneri erano riusciti a contenere il Psg. Nonostante l'approccio debole della squadra di Pioli e dei due gialli rimediati da Thiaw (ancora) e Krunic in appena 7 minuti, il Milan riesce a prendere le misure e ad affacciarsi dalle parti di Donnarumma. Manca sempre l'ultimo passaggio e non vengono create nitide occasioni da gol, ma la sensazione è che la squadra di Pioli possa tenere testa alle stelle del Psg. Poi il lampo di Mbappé che è una doccia fredda, un ritorno amaro alla realtà quando si affronta quello che probabilmente è il giocatore più forte al mondo. Ad inizio ripresa Dembelé si vede annullare il gol per un fallo su Musah a centrocampo, potrebbe essere l'occasione clamorosa per il Milan di riequilibrare il risultato, ma pochi secondi dopo Pulisic spreca inspiegabilmente non calciando in porta a due passi da Donnarumma e preferendo il passaggio a Giroud marcato stretto. Ma se il Milan sbaglia, il Psg non perdona. Al 7' conclusione di Dembelé, respinta di Maignan e tap-in vincente di Kolo Muani. E' il gol della tranquillità per i parigini, del crollo per il Milan. Leao va vicino alla rete in una sola occasione, al 33', ma Donnarumma devia in angolo. Giroud trova pochi palloni giocabili, Pulisic ci prova ma non è preciso. Delle sostituzioni a centrocampo con l'ingresso di Adli e Pobega sembrano dare maggiore pericolosità alle azioni dei rossoneri ma il gol manca ancora. Anzi è Mbappè a sfiorare la doppietta colpendo il palo e poi Lee a castigare con un 3-0 che fa malissimo (ANSA).