Il femminicidio di Senago: Giulia colpita con 37 coltellate
MILANO. Giulia Tramontano è stata colpita con almeno 37 coltellate, di cui due letali nella regione del collo, una ha reciso la carotide.
Non ci sono segni di difesa. Sono questi i primi esiti dell'autopsia svolta sul cadavere della 29enne incinta di 7 mesi uccisa da Alessandro Impagnatiello. Le coltellate sono state inferte quasi tutte nella parte alta del corpo, una anche al volto e una ha perforato un polmone. Non risultano segni di coltellate al ventre.
Un mazzolino di fiori rosa di oleandro sono stati lasciati davanti all'istituto di medicina legale. "Non la conoscevo, ma mi sembrava una cosa carina nei suoi confronti", ha detto la signora che ha portato il piccolo bouquet. "È qua a Milano e ho fatto un salto per omaggiarle una stupidata. Mi ha colpito molto questa storia - ha aggiunto commossa -, prima di tutto perché aspettava un bimbo, e poi non si può ammazzare così una persona. È assurdo".
"Purtroppo non possiamo essere presenti a questa fiaccolata in memoria della nostra cara Giulia e Thiago. Vogliamo però fare arrivare a tutti i presenti il nostro messaggio di ringraziamento per la vicinanza mostrataci", ha scritto in una storia su Instagram Chiara, la sorella di Giulia Tramontano, condividendo un video della manifestazione che si è tenuta ieri sera a Sant'Antimo, nel Napoletano, in memoria della 29enne uccisa del compagno e del bimbo che portava in grembo. "L'affetto e il calore di tutti voi è per noi una fonte di grande supporto.
Il nostro amore per Giulia e Thiago, eterno, smisurato e insaziabile è la più ardente tra le fiamme di questa e tutte le fiaccolate in loro memoria. Nessun sentimento di odio potrà mai spegnere questo fuoco, in cui ci struggiamo e riscaldiamo al contempo. Per noi Giulia è e sarà per sempre: madre premurosa, amorevole sorella e figlia indimenticabile". Ringraziando, ha poi firmato anche a nome della mamma Loredana, del papà Franco e del fratello Mario
Da un punto di vista giuridico, la posizione del piccolo Thiago potrebbe cambiare nel caso in cui a Giulia fosse iniziato il travaglio. Lo ha spiegato l'avvocato Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia della vittima, lasciando l'istituto di medicina legale. "Non sappiamo se sotto lo stress dell'azione omicidiaria, ci possa essere stato un impulso di incremento, per esempio dell'ossitocina. Se fosse iniziato il travaglio ci sarebbe una mutazione del capo di imputazione".
"Per avere la disponibilità della salma - ha aggiunto - serve qualche giorno, anche per poter organizzare il rito funebre a Giulia e al piccolo Thiago. La metà della prossima settimana speriamo di avere il corpo per poter provvedere ai funerali. La famiglia è tramortita per questo dolore, ma sa che servono questi tempi per gli accertamenti. Oggi era presente il papà con un altro familiare".