Istat: in Italia un terzo famiglie sono uni-personali
(ANSA) - VENEZIA, 07 MAG - In vent'anni il numero medio di componenti dei nuclei familiari in Italia è passato da 2,7 (1999-2000) a 2,3 (media 2019-2020), per effetto dell'incremento del numero di famiglie uni-personali: lo ha reso noto oggi Giancarlo Blangiardo, presidente dell'Istat, in occasione del convegno 'Famiglia, genitorialità ed educazione' che si è tenuto allo Iusve di Venezia. Quanto agli effetti della pandemia, ha aggiunto, "il Covid ha lasciato un segno pesante sulle famiglie italiane. L'effetto pandemia si è sentito in modo forte anche sul fronte della natalità nel 2021, con una diminuzione come non si vedeva da tempo". Si è poi ridotta nel Paese anche la quota di famiglie con almeno 5 componenti, passata dal 7,5 al 5,2% dell'ultimo biennio. Segnali negativi si hanno anche sui matrimoni: sono molte le persone che hanno deciso, nel 2020, di rinunciare alle nozze. I matrimoni in Italia nel 2021 sono stati 96.841, il 47,4% in meno rispetto al 2019, con un calo soprattutto di quelle con rito religioso (-67,9%) e le prime nozze. "C'è incertezza economica e sul futuro", ha concluso il presidente dell'Istat. "In una situazione di questo tipo, se si sfascia la famiglia è la fine. Bisogna pensare a politiche di sostegno e supporto a questo nucleo fondamentale per la società italiana". (ANSA).