Prezzi: protesta 'pentole vuote', consumatori contro rincari
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - In piazza Santi Apostoli a Roma, ma anche nelle altre principali città d'Italia. La 'protesta delle pentole vuote' è andata in scena davanti alle prefetture con l'obiettivo di chiedere un intervento del governo contro il caro-vita. Le pentole, vuote, a simboleggiare la difficoltà dei cittadini nel "soddisfare bisogni essenziali, come portare in tavola quotidianamente pranzo e cena" spiegano le associazioni dei consumatori che l'hanno organizzata. "Il caro-vita costa oggi in media 2.753 euro all'anno ad ogni singola famiglia italiana, e l'incremento dei prezzi al dettaglio sta avendo conseguenze devastanti per la nostra economia, al punto che i consumi alimentari, secondo gli ultimi dati Istat, nei primi 4 mesi dell'anno sono crollati del 2,7%", ha denunciato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. Le richieste che arrivano dalle associazioni, scese in piazza in modo unitario, vanno dalla riduzione del peso degli oneri di sistema all'eliminazione dell'IVA sulle accise sui carburanti, passando per la revisione del sistema tariffario e l'istituzione di un Fondo di contrasto della povertà energetica. In alcune città, i manifestanti sono riusciti a ottenere un incontro con i prefetti per un confronto sulla loro piattaforma di proposte, ma nella Capitale questo non è successo: "È singolare che il prefetto di Roma non si sia reso disponibile ad ascoltarci, mostrando una forte insensibilità verso i cittadini e le famiglie che stanno affrontando questa difficile situazione", denunciano gli organizzatori. Alla 'protesta delle pentole' hanno preso parte Adiconsum, Adoc, Adusbef, Asso-Consum, Assoutenti, Associazione utenti servizi radiotelevisivi, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Centro tutela consumatori e utenti, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino. (ANSA).