Svezia, responsabile rinuncia ai roghi del Corano
(ANSA) - STOCCOLMA, 01 AGO - Tre richieste di manifestazioni di protesta in Svezia durante le quali si intendeva bruciare copie del Corano, sono state ritirate. Il richiedente, Salwan Momika, che aveva già dato fuoco pubblicamente a copie del Corano in due occasioni a Stoccolma nel mese di luglio, ha deciso di annullare le domande di autorizzazione per ulteriori simili iniziative. Lo riporta la Tv di servizio pubblico svedese Svt citando fonti della polizia. Le motivazioni del ripensamento di Momika non sono note. Le sue azioni provocatorie, condotte insieme a Salwan Najem, hanno suscitato durissime reazioni nel mondo islamico e nei rapporti diplomatici. Le tre richieste, ora ritirate, prevedevano di bruciare copie del Corano giovedì a Stoccolma, una davanti all'ambasciata iraniana e altre due davanti a moschee, mentre non si placano le proteste del mondo islamico. "Abbiamo un contatto quotidiano con i servizi segreti perché la situazione è estremamente grave", ha detto questo mattina il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, che ha tenuto una conferenza stampa per illustrare le azioni intraprese dal suo governo in risposta ai problemi diplomatici e di sicurezza creati dai roghi del Corano messi in atto durante manifestazioni a Stoccolma nel mese di luglio. Il Premier ha anche denunciato le "campagne di disinformazione in corso", già dallo scorso anno, "compresa una narrativa russa che cerca di influenzare la percezione internazionale della Svezia, forse per ostacolarne l'ingresso nella Nato o per ledere l'immagine del Paese". Sulla vicenda ha preso posizione anche l'Ue per riaffermare che "è estremamente chiaro che respingiamo i roghi dei testi sacri e del Corano. Noi difendiamo la libertà di religione e di espressione. Ciò che è legale non è necessariamente etico". (ANSA).