Anche il Pd noneso chiede il riconoscimento per la ladinità "retica"
Il Circolo del Partito Democratico della Valle di Non chiede che, come avvenuto per il Comun General de Fascia nel 2017 con legge costituzionale, venga aggiunto all’articolo 102 dello Statuto speciale un comma analogo per la Comunità di Valle nonesa, che deve «diventare il fulcro dei Comuni della Val di Non, che nel frattempo, con lungimiranti operazioni di accorpamento sono scesi da 38 a 23 e si prevede diminuiscano ancora aumentandone l’efficacia e l’ autorevolezza», si legge in una nota. L’appello è rivolto a tutti i nuovi sindaci e alla Comunità di Valle. Si chiede di essere riconosciuti come «ladini retici», come emerso dai censimenti linguistici del 2001 e del 2011, quando «le dichiarazioni di appartenenza al gruppo ladino retico raddoppiarono raggiungendo la cifra di diecimila cento unità», si ricorda nella nota.
Il Circolo del Partito Democratico della Valle di Non ha deciso di approvare e poi proporre ai vari comuni la «mozione riconoscimento ladinità nonesa», per arrivare fino al Consiglio provinciale e alla Commissione dei dodici.