Se la magistratura salva i delinquenti

Lettera al giornale

Se la magistratura salva i delinquenti

Gentile direttore, nel leggere l’articolo a pagina 21 de l’Adige di ieri («Nei guai per spaccio, per ora permesso di soggiorno salvo») lo sconforto è inevitabile. Per spiegare come uno spregevole spacciatore albanese, in Italia da vent’anni nei quali ha trovato il tempo di mettere su famiglia ma non di chiedere la cittadinanza e integrarsi, sia stato “salvato” dall’espulsione con il pretesto che la famiglia avrebbe avuto difficoltà a reintegrarsi in Albania e che qui da noi, senza il genitore delinquente, la stessa non avrebbe potuto mantenersi. E così la nostra integerrima magistratura (Consiglio di Stato) decide che sia l’Italia a dover mantenere un delinquente straniero che la famiglia l’ha usata (la droga era conservata in casa) e la userà per arricchirsi a danno di tutti i cittadini onesti. Ma seriamente Lei crede che un italiano qualunque possa rinnovare la sua fiducia in istituzioni che si screditano da sole? E credo possa essere evitato il tormentone «i magistrati applicano, e non interpretano, la legge», perché cinquant’anni di sfacelo della giustizia hanno dimostrato la falsità di tale assunto.

Luca Girotto - Borgo Valsugana


Io non vedo lo sfacelo della giustizia

In linea teorica è una buona cosa che i magistrati applichino la legge senza interpretarla, anche se questa decisione, per molte ragioni, risulta incomprensibile (stavo scrivendo inaccettabile) certo non solo ai suoi occhi. Io non vedo lo sfacelo della giustizia di cui parla lei. Vedo un caso da analizzare con il necessario spirito critico. In tal senso, la invito a riflettere: fanno rumore solo le sentenze che non condividiamo, ma non le tante decisioni che non finiscono sui giornali e che, messe insieme, dimostrano che la nostra giustizia non è certo nello stato pietoso che lei descrive. Fatta questa premessa, non fatico a dirle che gli “interessi opposti” di cui parla la sentenza (la decisione di rispedire al mittente lo spacciatore e la necessità di tutelare la sua incolpevole famiglia) meritano una risposta diversa. Che spero possa arrivare dalla sentenza di merito. Perché certo paradossi, anche se spiegabili dal punto di vista formale, restano comunque inaccettabili.

lettere@ladige.it

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