La chiarezza sui dati rimane lontana

Decessi per Covid o da Covid? Un lettore ci esprime la sua perplessità sulla chiarezza dei dati della pandemia in Trentino. E il Direttore risponde.

La chiarezza sui dati rimane lontana

Gentilissimo Direttore Faustini, mi ero ripromesso di limitare i miei interventi sui giornali ma la lettera di Gianni Alberani («Alto Adige: è stato utile il test di massa?») e la sua risposta mi chiedono una esternazione. Condivido pienamente la sua risposta ma ho comunque delle perplessità. Veniamo sommersi da dati sulla infezione da Covid ma non ci sono elementi che permettano di capire correttamente cosa succeda. Dire quanti morti ci siano in una regione senza paragonarli al numero di abitanti è fumo negli occhi ma poi stimola a fare distinzione tra morti “da Covid” o “con Covid” senza poi specificare se si sia fatto il tampone a tutti i morti o no.
Inoltre non si contano i morti perché non sono stati curati adeguatamente in quanto gli ospedali erano intasati da pazienti “con Covid”: questi sono morti “per” Covid anche se non “da Covid”. L’esempio è della Spagna dove il numero di morti “per Covid” dato dal governo è molto inferiore rispetto a quello fornito dagli istituti di epidemiologia, ma i dati in rapporto alle statistiche degli anni precedenti danno ragione agli epidemiologi. Il dato corretto è: quanti morti negli ultimi mesi rispetto alla media dei morti degli ultimi dieci anni. Ma anche qui, essendoci una variabilità da anno ad anno si dovrebbe dare il numero medio ma anche la variabilità annuale degli ultimi dieci anni.
Dire quanti sono i contagiati in un certo territorio deve essere rapportato ad informazioni su come si è ottenuto il dato.
Normalmente viene fornito il numero di contagiati desunto dai test immunologici, se però non ci dicono quali test sono stati utilizzati (vedi polemica in Trentino), la loro attendibilità ma soprattutto il criterio con cui si sono scelti i soggetti cui è stato eseguito il test, si danno cifre assolutamente inutili.
Corretto pertanto è quanto eseguito in AltoAdige/Sudtirolo dove si è eseguito il test ad una vasta popolazione. Elaborando i risultati in modo da renderli significativi per la popolazione generale si otterrebbero dati importanti. Non solo, ma identificare i contagiati asintomatici potrebbe ottenere quanto si sperava di ottenere con il fallito tracciamento dei contagi con la app Immuni.
Quindi mentre condivido la sua risposta sulla utilità del test sulla popolazione generale, ventilo una sottile critica ai giornali che forniscono dati ed informazioni non particolarmente utili.

Pietro Zanon


 

La nostra scelta, e quella di Bolzano

Grazie per la stima. Non si deve trattenere. E ci stanno anche le critiche ai giornali. Sui dati noi facciamo uno sforzo quotidiano, chiedendo sempre aiuto anche agli esperti, non solo quando i numeri non ci tornano (e accade spesso, purtroppo). E sulle informazioni - ammesso che si rivolga a noi - facciamo addirittura uno sforzo mostruoso, considerato che escono decreti e ordinanze che dicono una cosa in un punto e l’esatto contrario tre righe sopra o tre righe sotto. La questione della morte per Covid o con Covid è tornata spesso: in Italia si contano tutte le persone morte con Covid (anche se il virus, come dicono i medici, è stato solo un acceleratore di morte). Basandoci sui dati Istat - purtroppo poco aggiornati - abbiamo peraltro più volte scritto che in questi mesi sono morte molte più persone rispetto a quante ne siano morte negli anni precedenti. Qualche cinico dice (e certo lo ribadirà fra qualche mese) che a un certo punto i morti caleranno, perché chi avrebbe “dovuto” morire quel mese in realtà è morto mesi prima. Ma è un discorso che non riesco ad accettare, da nessun punto di vista. Vivere qualche mese o qualche anno in più, anche per chi ha le famose patologie pregresse, non si può considerare un dettaglio o, appunto, un dato statistico. Parliamone con le migliaia di persone che hanno fatto i conti con un lutto improvviso. Infine: l’Alto Adige, pur con un test per così dire parziale, è riuscito a “fermare” molti asintomatici, mentre il Trentino s’è concentrato soprattutto su chi era già contagiato e contagioso. Ognuno può trarre le proprie conclusioni.

lettere@ladige.it

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