Un’ora al buio per il pianeta
«L’ora di buio» lunga un giorno intero. Parte dalle isole del Pacifico e termina lungo le coste atlantiche l’Earth Hour, l’Ora della Terra per dire basta al cambiamento climatico.
Dalle 20.30 alle 21.30 di sabato, nei vari fusi locali, i luoghi pubblici e le case private spegneranno le luci e si uniranno alla mobilitazione globale per salvare il pianeta. L’iniziativa è stata lanciata dal Wwf nel 2007 e quest’anno arriva alla decima edizione forte dell’accordo internazionale sul clima raggiunto a dicembre nel vertice Onu di Parigi. I numeri sono da record: si spegneranno 366 monumenti e luoghi simbolo in 178 Paesi, dall’Empire State Building di New York all’Opera House di Sydney, alla Tour Eiffel parigina.
In Italia 200 tra Comuni e palazzi storici aderiranno all’evento, patrocinato dai due rami del Parlamento e sostenuto dall’Anci e dalla Marina Militare. La manifestazione di punta, che l’anno scorso era all’Expo, quest’anno si sposta a Roma. Piero Angela spegnerà le luci della Fontana di Trevi, che si tingerà dei colori della Terra grazie alle proiezioni a led alimentate a energia solare su un sottofondo di musica jazz dal vivo.
Il buio investirà tutta la Penisola, dal Castello sforzesco di Milano al Teatro Massimo di Palermo, passando per l’Arena di Verona, la scalinata del Pincio a Bologna, Ponte Vecchio a Firenze e il Maschio Angioino a Napoli. Novità di quest’anno è «il clima nel piatto», una partnership tra Wwf e Altromercato che darà vita a centinaia di cene sostenibili e solidali, a lume di candela, lungo lo Stivale.
Il cantante Marco Mengoni torna ad essere tra i testimonial dell’Ora della Terra, sostenuta anche da Fedez, Niccolò Fabi e Neri Marcorè. Il mondo dello sport scende in campo: i capitani di tutte le squadre della Lega B di calcio indosseranno le fasce verdi al braccio durante la gara, mentre nella Lega Basket i capitani si riscalderanno con una maglia verde indosso. Non manca il rugby, con la Federazione italiana e la Nazionale Azzurra che invitano a diventare campioni del clima.
Un invito che gli italiani sembrano pronti ad accogliere. Un sondaggio di Gfk per il Wwf indica infatti che la preoccupazione per il cambiamento climatico coinvolge il 94% della popolazione, con l’85% disposto a modificare il proprio stile di vita per ridurre l’impatto sull’ambiente.