Fiumi e torrenti del Trentino Diverse le situazioni critiche
I laboratori provinciali dell'Appa, l'agenzia provinciale per l'ambiente, hanno aperto ieri le porte alla cittadinanza, in occasione della giornata mondiale dedicata all'acqua.
La manifestazione, che ha portato una trentina di persone all'interno dei locali in cui si studiano i livelli di inquinamento dei laghi e fiumi trentini, nonché dei microrganismi contenuti nei diversi corsi e specchi d'acqua del territorio, è stata la prima nel suo genere, in quanto, al di là degli specialisti di settore, la struttura di analisi territoriale - che comprende sezioni dedicate all'aria, al terreno, agli alimenti, alle radiazioni e, appunto, all'acqua - è solitamente inaccessibile al pubblico.
Dalla prima mattina, e poi fino a metà pomeriggio, il personale impiegato all'interno dei diversi laboratori ha quindi accolto i curiosi presentatisi in via Lidorno, spiegando il proprio compito, esponendo i risultati delle ultime analisi e approfondendo le specificità del distretto idrografico alpino. Un'opportunità, quella messa in campo dall'agenzia, finalizzata ad avvicinare la popolazione al lavoro di una quarantina di biologi, tecnici di laboratorio, scienziati ambientalisti che operano a monitoraggio delle condizioni ambientali trentine.
«L'iniziativa che proponiamo - ha chiosato Catia Monauni, biologa dell'agenzia - rappresenta una novità, una sorta di evento indetto in via sperimentale che pensiamo riproporre, magari a cadenza annuale, in caso di successo. L'intento, era quello di ricordare in modo speciale la giornata internazionale dedicata all'acqua, mostrando cosa facciamo per mantenere quanto più intatte possibili le risorse idriche ed ambientali del Trentino».
La giornata di porte aperte è stata anche occasione di confronto aperto sulla preservazione della biodiversità in ambito provinciale.
In particolare, le biologhe della sezione acque, nel mostrare il proprio spazio di lavoro e la propria attrezzatura, assieme ai campioni in fase di studio e agli organismi rintracciati nei sopralluoghi, hanno parlato anche della condizione di laghi e fiumi trentini. Al riguardo, è emersa una situazione abbastanza buona, caratterizzata da un buon stato ecologico dei laghi, con pochi elementi inquinanti disciolti e dei livelli abbastanza alti di fitoplancton (considerati bio-indicatori affidabili).
Diversa la situazione dei corsi d'acqua che, malgrado siano generalmente abbastanza puliti (al 70% del totale), incorrono in alcune criticità lungo il percorso verso valle. In particolare, dalle indagini degli specialisti dell'Appa, appaiono in uno stato ecologico scarso i torrenti che attraversano la Val di Non (in ragione dei fitofarmaci di deriva delle coltivazioni), oppure quelli di Val di Cembra (a causa di metalli naturali presenti nel terreno, tra cui l'arsenico) e il Brenta lungo il suo primo tratto, pressapoco fino a Grigno.
All'iniziativa di ieri hanno preso parte studenti, ricercatori dell'ateneo di Trento e di Fbk e, specie nel pomeriggio, diverse famiglie con bambini in età scolare.