Crociere a Venezia 1,5 milioni di passeggeri

Nonostante il limite delle 96.000 tonnellate, le previsioni di traffico del 2016 stimano di movimentare nello scalo crocieristico di Venezia, per la stagione in corso, 1.550.000 passeggeri, per un totale di 529 approdi e 38 compagnie schedulat. Nel 2015, i passeggeri erano stati 1.582.483 e gli approdi 521. I dati sono stati resi noti in una conferenza stampa da Venezia Terminal Passeggeri, la società che gestisce il terminal crocieristico veneziano.

«Il limite delle 96.000 tonnellate - ha commentato il presidente di Vtp, Sandro Trevisanato - ha imposto una notevole riorganizzazione della società e, se non ci fossimo adoperati con l’aiuto delle compagnie, il calo indotto dal limite non sarebbe stato solo del 7%, nel 2015, ma del 60%. Adesso, però, siamo giunti al punto di non ritorno: se rimarrà il limite delle 96.000 tonnellate, che le compagnie rispettano volontariamente per non avere problemi, il porto crociere di Venezia sarà portato ad una marginalizzazione, specie pensando che, di 47 navi in costruzione fino al 2021, ben 38 superano le 96.000 tonnellate».

Trevisanato, giunto al termine del suo mandato (prorogato solo in attesa della privatizzazione di Vtp), invoca due misure da parte del Governo, da prendere entro il 2016, per evitare che le compagnie si spostino verso altri home port, «che saranno soprattutto stranieri, perché Trieste non ha lo stesso appeal di Venezia»: l’individuazione rapida della via alternativa al passaggio in Bacino San Marco (riguardo alla quale Vtp sposa la soluzione «Tresse Nuovo») e la fissazione di limiti non quantitativi, ma qualitativi.

«Rispettando regole di costruzione riguardanti la chiglia - spiega - garantendo manovrabilità per la sicurezza e utilizzando carburanti e apparecchi per abbattere le emissioni supereremmo la completamente la crisi e Venezia potrebbe riesplodere, potendo puntare ai due milioni e mezzo di passeggeri. In caso contrario, riteniamo che di più non si possa fare e Venezia sarebbe destinata ad un declino progressivo».

Soldi contro ambiente. Nella battaglia contro le grandi navi a Venezia è impegnato da sempre il Fai. È da marzo 2012 - si legge sul sito www.fondoambiente.it -, anche a seguito del disastro della Costa Concordia all’isola del Giglio, che si è riaccesa la polemica sul passaggio delle grandi navi da crociera a Venezia. Le navi che entrano regolarmente nel bacino di San Marco sono come edifici alti 15 piani e superano di due terzi le altezze di palazzi e di chiese».

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