I Bastard non ci stanno: «Abbiamo rispettato la Tosa»
«Ci sentiamo di aver rispettato Cima Tosa, di averla lasciata come l’abbiamo trovata. Non sentiamo di aver conquistato senza fatica la montagna. Perché la stiamo ancora scalando, con la nostra passione per la musica, e l’amore per il nostro territorio». Scelgono la loro pagina Facebook i Bastard Sons of Dioniso per replicare alle polemiche legate alle riprese del loro nuovo video «Venti tornanti» girato sulla Cima Tosa, la vetta simbolo delle Dolomiti di Brenta.
Nella mozione di Donata Borgonovo Re approvata negli scorsi giorni dal Consiglio provinciale e dedicata alla difesa della montagna in seguito alle polemiche sul concerto in alta quota sul Monte Spinale del dj Bob Sinclair, la consigliera del Pd infatti ha preso di mira anche il trio rock più amato del Trentino.
Nel discorso della Borgonovo Re si fa riferimento alla scelta dei Bastard di raggiungere Cima Tosa, a quota 3.173 in elicottero per girare il video: «Il Parco non sapeva nulla di quel volo - ha sottolineato la consigliera Pd - Certo si è trattato di un singolo evento che finché rimane singolo può andare bene, ma che succede se questo episodio apre la strada a mille eventi simili?».
Un’osservazione che inevitabilemente ha scatenato discussioni e portato alla decisa presa di posizione dei tre rocker: «In questi giorni, dopo l’uscita del nostro ultimo video, siamo balzati al centro di una “bufera politica”. Noi abbiamo scelto di immortalare quel momento in quella gelida mattina di febbraio perché “Venti tornanti” è una canzone che parla del profondo rapporto che abbiamo con le nostre montagne. Da lì si doveva partire per mostrare a tutti coloro che ci seguono da dove arriva la nostra musica, ciò che la muove. Noi la Tosa l’abbiamo sempre vista nei panorami che più amiamo, è sempre stata lì davanti, la più alta all’orizzonte, bianca e maestosa a fare la regina del suo mondo di rocce e nuvole. Essere stati lassù anche solo per mezz’ora è stato intimo ed emozionante».
I danni che vengono imputati a Jacopo Broseghini, Michele Vicentini e Federico Sassudelli sono quelli che, come sottolineneano i tre nel loro post, sono legati «all’uso dell’elicottero per salire in quota con un mezzo che rovina, inquina e non rispetta la montagna». Su questo aspetto i Bastard replicano smentendo la Borgovo Re: «Per salire in cima Tosa con l’elicottero bisogna fare richiesta di autorizzazione, con le motivazioni, le prescrizioni per garantire una adeguata sicurezza e relativo piano di volo. L’autorizzazione è stata concessa. L’elicottero non è atterrato, ma è rimasto in appoggio. Stazionando massimo trenta secondi per farci scendere e poi ripartire. Il volo totale da Madonna di Campiglio alla cima è di circa di tre minuti».
I Bastard hanno anche un pensiero per la fauna alpina: «Per l’inquinamento acustico, per le emissioni e le immissioni, vista la stagione, gli animali erano sicuramente più preoccupati per le migliaia di sciatori che dal fondovalle fino in cima alle montagne sciano per tutto il giorno. Per tutti i veicoli che transitano giorno e notte. Per gli elicotteri che giornalmente fanno la spola, per scopi medici e per scopi turistici. Lo stesso Parco Naturale dell’Adamello-Brenta, che tutela questo bene comune, utilizza gli elicotteri, per video promozionali e documentari. Ecco, questo è il nostro pensiero. Ci sembra pulito: ci dispiace non sia arrivato così a tutti».
Su Facebook fioccano messaggi d’appoggio da parte dei fan di tutta Italia e la clip di “Venti tornanti” ha quasi raggiunto i 7.000 clic.