La Sat questa estate vuole riaprire i rifugi "Faremo il possibile per garantire l'ospitalità" Linee guida coerenti con le disposizioni sanitarie
“Attualmente sono in corso di studio e verranno tempestivamente diffuse linee guida e proposte di azioni concrete per rendere l’ospitalità nei rifugi coerente con le disposizioni sanitarie”. Lo ha dichiarato Anna Facchini, presidente della Sat, d’intesa con l’Associazione rifugi, a fronte dell’ipotesi che questa estate non possano riaprire per niente a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus come ventilato a livello nazionale.
“I proprietari e i gestori dei rifugi, siano essi privati o associazioni, - scrive Facchini - sono in prima fila per poter aprire le proprie strutture a alpinisti ed escursionisti a partire dalla prossima estate. Potrebbero avere un numero complessivo di posti letto o posti a sedere ridotto rispetto alla effettiva capacità ricettiva, ma si farà il possibile per garantire ospitalità e presidio”.
“Se da questa situazione - aggiunge la presidente della Sat - discenderà una nuova modalità di frequentazione della montagna, improntata a maggiore attenzione e cautela sia nell’affrontare i sentieri, sia nello stile di accoglienza e relazione tra operatori del settore e clienti, significherà che tutti affronteremo questa nuovo corso con consapevolezza e rispetto, in una sola parola con saggezza”.
Antonio Montani, vicepresidente del Cai e responsabile dei rifugi Cai, dichiara a sua volta: “Le modalità della riapertura dei rifugi dipenderanno anche dalle future disposizioni normative sulla Fase 2 dell’attuale emergenza sanitaria. Il Cai farà quindi la propria parte sostenendo Sezioni e rifugi per affrontare questa difficile situazione e per arrivare alla riapertura il prima possibile”. Montani aggiunge che sono gestiti da “persone che hanno deciso di dedicare la loro vita a un progetto d’amore, quello per la montagna, e che il Club alpino italiano non lascerà mai sole”.
(Foto di Leonardo Pontalti)