Candidatura del monte Baldo patrimonio dell'Unesco: nasce un comitato veneto-trentino
Sono quindici i comuni del territorio riconosciuto a livello internazionale come luogo privilegiato di biodiversità naturalistiche e ambientali, vegetali e microfaunistiche, per la grande quantità di specie rappresentative di varietà climatiche diversificate, da quelle mediterranee a quelle alpino artiche
VALLAGARINA. A promuovere la candidatura del Monte Baldo a patrimonio Unesco da oggi c'è anche una nuova realtà: è nata infatti l'Associazione di promozione sociale Monte Baldo patrimonio dell'umanità.
L'obiettivo è quello di supportare le istituzioni nella candidatura del territorio compreso tra il lago di Garda ad ovest e la Valle dell'Adige ad est, la Valle di Loppio a nord e la pianura veronese a sud.
Diviso amministrativamente tra il Veneto (58%) e la Provincia di Trento (42%), con quindici Comuni coinvolti, una superficie complessiva di 650 kmq e più di sessantamila abitanti, il Baldo è valutato e riconosciuto a livello internazionale come luogo privilegiato di biodiversità naturalistiche e ambientali, vegetali e microfaunistiche, per la grande quantità di specie rappresentative di varietà climatiche diversificate, da quelle mediterranee a quelle alpino artiche.
Da qui l'idea di proporlo come patrimonio dell'umanità, ma fra il dire e il fare il percorso è lungo e se la politica trentina ha già formalizzato la volontà politica di procedere alla candidatura adottando una delibera specifica, in Veneto, dove i Comuni coinvolti sono dieci oltre alla Regione che con la Provincia dovrà formalmente proporre la candidatura, le cose sono ancora in movimento e un accordo non si è ancora raggiunto.La nuova associazione, che ha sede a Garda, nel veronese, raccoglie soci sia veneti che trentini e si propone proprio di promuovere iniziative di sensibilizzazione, educazione e promozione della candidatura, affiancando al politica.
Il nodo in Veneto non è sul valore del territorio del Baldo, ma sulla proposta di riconoscimento internazionale a cui mirare per valorizzare la zona e accedere ai canali e ai fondi che questi riconoscimenti portano.
Alcuni Comuni veneti, infatti, invece della candidatura a patrimonio dell'umanità vorrebbero la candidatura a "Riserva Mab Unesco" - riconoscimento che in Trentino al momento ha solo il territorio della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria -, più rara ma anche diversa negli obiettivi.
Al momento, la politica veneta sta lavorando in maniera trasversale fra gli schieramenti per arrivare ad una delibera regionale che confermi l'unitarietà di intenti politici e dia quindi il via operativo al processo di candidatura.
I soci fondatori dell'associazione sono 30 cittadini veneti e trentini. Per il primo anno di attività, presidente dell'associazione è stato nominato Maurizio Delibori (Veneto), vicepresidente è Anna Vittoria Ottaviani (Trentino), segretaria è Lorenza Ragnolini (Veneto), mentre i consiglieri sono Quinto Canali (Trentino), Leandro Donati (Veneto), Alessandra Zanoni (Trentino) e Carla Tagliaferri (Veneto).