Covid, il rifugio Altissimo chiude «per rispetto». Ma anche perché c’è un membro dello staff positivo al tampone
Il gesto della gerente Eleonora Orlandi annunciato su Facebook ha ingenerato un po’ di confusione: «Non è una protesta, appena risolta la situazione riapriremo le porte»
BRENTONICO. Il rifugio Altissimo chiude – temporaneamente – per rispetto della situazione Covid. Un bellissimo messaggio, magari un po’ frainteso: al vasto coro di consensi per la gestione che ha deciso di «chiudere per rispetto a chi si sta sbattendo nei reparti Covid» si aggiunge un chiarimenbto: «E’ anche perché abbiamo avuto un caso di positività nello staff».
É bastato un positivo tra i ragazzi che si dannano l’anima per servire i gitanti per dire meglio stare a casa in attesa di tempi migliori nonostante la legge. Il rischio contagio, al di là delle dichiarazioni dei virologi più o meno autorizzati a bucare il video, è infatti all’uscio. Per avvisare i tanti avventori che, specie di domenica, si mettono in cammino per raggiungere l’Altissimo, gli animatori del Chiesa hanno diramato via Facebook e sul proprio sito Internet il comunicato ai naviganti: noi si chiude per poter tenere aperto sempre più avanti. «Ormai è positivo anche Leopardi - spiegano Eleonora Orlandi e il suo staff - Ecco il motivo della nostra chiusura e di questa brevissima riflessione. Alcune chiamate di questo week end sono state del tipo: "Ma perché, tanto ormai lo siamo tutti... io terrei aperto", oppure "è domenica? Ma non potete tenere chiuso anche se qualcuno è malato. Tanto ormai"... ed altri giudizi di questo genere qua. "Tanto ormai" a dove porta? Io credo che ognuno di noi nel proprio piccolo possa ancora agire in maniera positiva. Vi assicuro che a noi dispiace aver scelto di chiudere, non potervi vedere e stare lassù. A noi non giova saltare una domenica di bel tempo, sarebbe stato conveniente, se volete vederla così, rimanere aperti. Ma non lo vediamo rispettoso nei confronti vostri, dei vostri familiari, dei vostri nonni, padri e gente che potrebbe risentirne. Come nei confronti delle persone che ancora si stanno sbattendo in 4 nei vari reparti e della situazione stessa di forte incremento contagi che stiamo passando in questo momento e che chissà dove ci porterà. Fermarsi e riflettere, fare un passo indietro non dico sia la soluzione perché concordo che purtroppo è tutto un gran casino.. sembra quasi che qua nessuno abbia la verità in tasca. Ma rispettare le scelte di ognuno di noi è una piccola grande mossa per tutti noi stessi. Noi amiamo il nostro lavoro, amiamo il rifugio, amiamo quella montagna con tutto il cuore. E non vediamo l'ora passino questi giorni per poter risalire in quella casa, accendere il fuoco e cucinare per voi e rivedervi. Intanto l'Altissimo è lassù, è sempre bello da salirci e noi abbiamo lasciato il bivacco aperto con le varie istruzioni. Un abbraccio virtuale a tutti».
In un periodo difficile per tutti e da tutti i punti di vista - sanitario, sociale ed economico - ecco dunque una scelta forte, inedita, diversa. É bastato un contagio dire basta senza pensare al portafoglio. E la gente di montagna ha capito, ha commentato su Fb, ha aperto finalmente gli occhi su un mondo che è diverso e a rischio contagio. Una decisione figlia dell’amore per gli altri prima ancora che del buonsenso. Il rifugio Damiano Chiesa, insomma, resta chiuso. Ma riaprirà quando il Covid avrà deciso di assomigliare più a una lieve influenza che ad una mattanza. E insieme ci godremo l’Altissimo, ammirando il lago di Garda da lassù senza il rischio di impestarci.
«Il rifugio è chiuso perché si è accertato un caso di positività al Covid ma appena possibile e verificata la negatività si riaprirà. Ovviamente in sicurezza, come abbiamo sempre garantito». Eleonora Orlandi, gestrice del rifugio Damiano Chiesa sull’Altissimo, si è sentita ieri in dovere di fornire delle precisazioni in merito all’articolo. «É passato un messaggio non corretto di ciò che volevo dire. Ho preso questa decisione per mettere al primo posto la sicurezza di tutti vista la positività di un membro dello staff.In questo momento siamo in una situazione economica particolarmente delicata e se tutti chiudessero non si risolverebbe niente, anzi, si aggraverebbe ulteriormente l'economia del nostro paese. Sono vicina ai colleghi che stanno tenendo duro, rimboccandosi le maniche e lavorando, con tutte le precauzioni del caso e in sicurezza. Non appena ci sarà la negatività del tampone di controllo, come detto, riapriremo le porte ed accenderemo le luci del nostro amato Rifugio con serenità e il rispetto di chi vorrà venire a trovarci lassù».