La cordata dell'Alto Vicentino: in Marmolada per preparare un'uscita sul Bianco – LE VITTIME
Filippo Bari lascia la compagna e un bambino di 4 anni; con lui Tommaso Carollo, manager di Thiene e Paolo Dani, guida alpina di Valdagno; Disperso anche Davide Miotti, di Tezze sul Brenta,come la moglie Erica Campagnaro
RICORDO Filippo e quel selfie sulla cima, poco prima di scomparire
CANAZEI. «Quella sulla Marmolada doveva essere un'uscita preparatoria in vista della cordata del Cai sul Monte Rosa, prevista per la prossima settimana». Lo ha detto Andrea Bari, fratello del 27enne Filippo Bari, tra le vittime del crollo di un seracco sulla Marmolada.
Bari è arrivato a Canazei questa mattina con la compagna. I genitori Emanuela e Giuseppe, assieme alla compagna di Filippo, Jelena, hanno raggiunto l'abitato della val di Fassa nella sera di ieri. «Filippo era un grande amante della montagna e della natura in genere. Aveva fatto già diverse uscite ad alta quota, sempre accompagnato da persone esperte e con tutta l'attrezzatura necessaria», ha aggiunto il fratello. Filippo Bari, che viveva a Malo con la compagna, lavorava in una ferramenta di Isola Vicentina.
Filippo Bari, residente a Malo, in provincia di Vicenza, aveva 27 anni. Appassionato della montagna ma anche di musica rock, aveva una compagna ed un figlio di 4 anni. Ieri, prima della tragedia, aveva inviato un ultimo selfie ad amici e parenti proprio dalla Marmolada.
Tommaso Carollo era una manager di 48 anni di Thiene, e molto conosciuto nell'Altovicentino.
Paolo Dani, infine, era una guida alpina di Valdagno, molto apprezzata e stimata da colleghi e amanti della montagna. Aveva 52 anni ed era molto conosciuto per la sua esperienza.
Veneti erano anche i coniugi di Tezze sul Branta. Davide Miotti, 51 anni - una delle 6 vittime riconosciute - e la moglie Erica Campagnaro, che era in cordata con lui, e risulta tra i dispersi sul ghiacciaio.
Oggi il negozio di articoli tecnici per montagna gestito da Davide a Tezze sul Brenta (Vicenza) è rimasto chiuso. Di lui e di Erica non è arrivata più alcuna notizia da quando sono saliti in Marmolada. I due, trasferitisi a Tezze, erano nati e cresciuti a Cittadella del padovano. Avevano due figli, un ragazzo di 15 anni e una ragazza più grande.
Miotti è stato incluso nella lista degli identificati dalle autorità di soccorso, ma la sua morte non è ancora confermata.
"La notizia uscita sulla stampa relativa alla morte, sotto la valanga della Marmolada, della guida alpina Davide Miotti, originario di Cittadella (PD); è allo stato non confermata". Ad evidenziarlo è il legale della famiglia, Massimo Simonini, che in questi difficilissimi momenti per i familiari "invita alla prudenza, risultando il loro famigliare, ancora disperso".
"E più che comprensibile il sentimento di speranza di poterlo ancora trovare in vita, unitamente alla moglie, Erica Campagnaro, da parte dei giovani figli e dei famigliari tutti", conclude l'avvocato.