Lo stop del Tar all'abbattimento di Mj5, Fugatti: «Poi non lamentiamoci se la gente ha sfiducia nelle istituzioni»
Il presidente della Provincia questo pomeriggio, sabato 22 luglio, ha ribadito la linea dura: «Prendiamo atto, ma la cattura implica altre difficoltà rispetto all'abbattimento. Lavoriamo per garantire la sicurezza. Con questo numero di orsi sul territorio la convivenza è impossibile»
LO STOP Il Tar di Trento sospende anche l'abbattimento dell'orso Mj5
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TRENTO. «Poi non lamentiamoci se la gente ha sfiducia nelle istituzioni»: è contrariato il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, la sentenza del Tar, che ha sospeso anche l'ordinanza di abbattimento dell'orso Mj5, mantenendo in vigore solo la cattura.
L'esemplare maschio Mj5, di 18 anni, la mattina del 5 marzo scorso aveva aggredito un uomo nel comune di Malè, all'uscita della Val di Rabbi. Prima di questo grave episodio, Mj5 non aveva mai dato alcun segno di comportamenti problematici.
La settimana scorsa il Tar ha sospeso anche l'ordinanza di abbattimento per l'orsa Jj4, individuata come la responsabile dell'attacco mortale al giovane Andrea Papi, il 5 aprile scorso, nei boschi di Caldes.
Per lei, visto l'impegno delle associazioni animaliste e il favore di Ispra e ministero, potrebbe profilarsi il trasferimento in un parco naturale protetto, all'estero, come alternativa alla pena di morte.
Parlando questo pomeriggio con i giornalisti, Fugatti ha ribadito la linea della giunta provinciale trentina, sottolineando fra l'altro che catturare un orso è un'operazione assai più gravosa che abbatterlo.
Da parte del numero uno leghista dell'esecutivo di piazza Dante anche una nuova sottolineatura critica nei riguardi di chi parla di convivenza possibile, grazie a una difersa gestione del progetto faunistico, fra comunità umane e orsi in Trentino: «Con questo numero di orsi sul territorio la convivenza è comunque impossibile», ha ribadito Fugatti.