Via libera della Commissione europea al "declassamento" della protezione dei lupi. Ma l’iter è ancora lungo
Esulta l’europarlamentare Dorfmann (Svp). Nel concreto, si tratta per ora di una «richiesta» di modifica della Convenzione di Berna, che andrà approvata da tutti i 27 Paesi, per poi chiedere di modificare la direttiva Habitat
BRUXELLES. Nuovo, importante passo avanti verso il «declassamento dello status di protezione» del lupo. L’Unione europea ha preso la decisione oggi a Bruxelles. Immediata la reazione soddisfatta dei promotori della revisione: «Questa è finalmente la prima grande mossa concreta verso una gestione più flessibile del lupo», commenta l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, che da anni persegue un lavoro di sensibilizzazione e persuasione in materia a livello europeo. «Abbiamo lavorato a lungo per arrivare dove siamo oggi, anche se a volte sembrava che stessimo combattendo una battaglia persa», racconta Dorfmann.
L’europarlamentare sudtirolese fa riferimento alla decisione odierna della Commissione europea di richiedere una riduzione dello status di protezione del lupo in Europa e di modificare di conseguenza la Convenzione di Berna, l'accordo sulla conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa.
«La svolta odierna non è l’ultimo passo, ma è quello decisivo», afferma Dorfmann. Se i 27 stati membri dell’Ue chiedessero di modificare la Convenzione di Berna, essi costituirebbero la maggioranza dei paesi firmatari, e la revisione della protezione del lupo sarebbe quindi solo una formalità.
Una volta abbassato lo status di protezione del lupo nella Convenzione di Berna, la strada sarebbe libera per adattare anche la Direttiva Habitat e rendere così più flessibile la gestione del lupo in Europa. Ma come si vede, la strada è ancora lunga...
«Ad oggi, tutte le misure adottate per gestire in maniera sostenibile ed adeguata la popolazione di lupi sono fallite. - sostiene Dorfmann - Una volta che lo status di protezione de lupo sarà stato abbassato, e speriamo che ciò avvenga in tempi relativamente brevi, gli stati e le regioni avranno a disposizione più strumenti per gestire efficacemente la popolazione di lupi e salvaguardare le malghe e i pascoli tradizionali».
La decisione odierna dell’Ue è nel solco della risoluzione approvata dal Parlamento europeo circa un anno fa, su iniziativa di Dorfmann. «L’anno scorso siamo riusciti a convincere la maggioranza dell’aula della necessità di adeguare la protezione dei lupi alla situazione attuale e di riconoscere il rapido aumento della popolazione negli ultimi anni», dichiara l’europarlamentare sudtirolese.
Con la sua risoluzione, il Parlamento europeo ha esercitato la necessaria pressione sulla Commissione europea, che ora ha seguito la strada indicata dai legislatori. «È una grande soddisfazione che la nostra posizione abbia finalmente prevalso», conclude Dorfmann.