Pordoi, una scia di sangue di duecento metri nella neve: il monito delle guide alpine dopo l’incidente
Due feriti gravi alla vigilia di Natale, scivolati nel canale Joel del Gruppo del Sella. I professionisti della montagna: «Non c’è neve, ma c’è ghiaccio, non affrontate i couloirs»
CANAZEI. Una scia di sangue sulla neve lunga duecento metri sul canalone del Sass Pordoi. E’ l’immagine di un salvataggio, alla vigilia di Natale, per due escursionisti stranieri feriti da una scivolata sul canale Joel.
«Con questo post non voglio lanciare allarmismi, ma quella scia rossa è dopo una caduta nel cabale Joel di 2 malcapitati ieri. Non affrontate canali e couloirs finché i pendii non sono in perfette condizioni! Non c’è neve, sotto c’è ghiaccio vivo, nevicherà prima o poi si spera» il messaggio forte e chiaro dei professionisti della montagna.
L’incidente poteva costare una tragedia: hanno comunque riportato una serie di traumi gravi i due escursionisti stranieri che sono scivolati a valle lungo il ripido canale Joel, nel gruppo del Sella/Pordoi, in val di Fassa. E’ successo il 24 dicembre e sul posto, a salvarli, poco dopo le 14.30, sono intervenuti Soccorso alpino e personale sanitario di Trentino emergenza: i due feriti, un uomo e di una donna, sono stati elitrasportati d'urgenza all'ospedale Santa Chiara di Trento.
Una nota del Soccorso alpino spiega che i due erano scivolati per centinaia di metri lungo un canale utilizzato solitamente per lo sci ripido dai freerider.
L'uomo, polacco, è scivolato per circa 200 metri lungo il canale di neve ghiacciata e roccette, terminando la sua caduta alla base del canalone, la donna di origini ucraine è finita più a valle, a una quota di circa 2.400, dopo aver fatto una scivolata di circa 500 metri. Ad allertare i soccorsi una persona che ha assistito all'incidente dalla funivia che sale dal passo al Sass Pordoi.
La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l'intervento della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso alpino e speleologico e dell'elicottero che si trovava all'ospedale di Cavalese per un precedente intervento.
L'elicottero è volato in quota e ha sbarcato il tecnico di elisoccorso con l'equipe sanitaria nei pressi della donna, che si trovava in stato ipotermico e con politraumi dovuti alla caduta. In una seconda rotazione, l'elicottero ha elitrasportato sul posto altri due operatori della stazione Alta Val di Fassa, per prestare soccorso al secondo infortunato, cosciente ma ipotermico e con politraumi.
Mentre la donna veniva stabilizzata e elitrasportata d'urgenza all'ospedale Santa Chiara di Trento, è intervenuto un secondo elicottero che ha recuperato a bordo con il verricello il secondo infortunato e lo ha trasportato d'urgenza all'ospedale Santa Chiara di Trento.
I due se la caveranno, ma hanno fratture in tutto il corpo. E la scia di sangue fotografata nel canale, la dice lunga.