Emergenza / Simulazione

Nella grotta Gabrielli, sulla Vigolana, la spettacolare esercitazione del Soccorso Speleologico e Alpino

Oltre 200 metri sotto la roccia, per portare un ferito in superficie, e poi fino a malga Derocca: in azione la stazione di Levico, due giorni di «salvataggio» 

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VIGOLANA. Un infortunio in una grotta alpina a quasi 2.000 m di quota con condizioni metereologiche avverse che impediscono l’uso dell’elicottero. È questo lo scenario ipotizzato per l’esercitazione congiunta svoltasi lo scorso fine settimana e che ha viste coinvolte la XVI Delegazione Speleologica Trentina e la Stazione di Levico del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.

Il sito individuato per l’evento è stato quello della Grotta Gabrielli sull’altopiano della Vigolana, il cui ingresso si apre in parete a circa 1.950 m s.l.m., poco prima del Bivacco Giacomelli. Uno scenario particolarmente complesso in caso di avverse condizioni meteo e conseguente impossibilità di utilizzare l'elicottero, in quanto comporta un avvicinamento a piedi molto lungo, con oltre 1.000 metri di dislivello positivo da percorrere.

Soccorso alpino speleologico: l'esercitazione nella grotta della Vigolana

Soccorso alpino speleologico: l'esercitazione nella grotta della Vigolana - foto Soccorso Alpino Speleologico del Trentino

L’esercitazione è iniziata nel pomeriggio di venerdì con la salita della prima squadra di soccorso speleologico fino a Malga Derocca, dove gli operatori hanno pernottato. Alle 6 del mattino successivo è poi cominciata la mobilitazione della squadra verso Grotta Gabrielli. Dopo averne raggiunto l’ingresso, in due ore di progressione si è scesi fino al fondo della cavità, a 220 metri di profondità, da dove è iniziato il recupero di un ferito utilizzando le tecniche avanzate di movimentazione della barella. Una seconda squadra di soccorso speleologico è parallelamente partita a piedi dal fondovalle, sempre di sabato mattina, lavorando poi nella parte più alta della grotta.

All’uscita della barella dall'anfratto, attorno alle 16.30 e dopo un temporale, è stato simulato infine il passaggio di consegne del ferito dagli speleologi agli operatori del Soccorso Alpino (Stazione di Levico), i quali, una volta imbarellato il figurante in barella Lecco, hanno attrezzato oltre 110 metri di calata a più riprese, prima in parete e poi lungo un ripido canalone, fino a raggiungere il sentiero 435.

Da qui gli operatori del Soccorso Alpino hanno trasportato la barella portantina fino a Malga Derocca, dove si è conclusa l’esercitazione.

L’evento, che ha visto la partecipazione di 16 speleologi e 10 soccorritori alpini, è stato un’ottima occasione per testare e affinare la sinergia tra le diverse componenti del Soccorso Alpino e Speleologico in uno scenario complesso come quello rappresentato dalla Grotta Gabrielli.

Un ringraziamento va inoltre all’associazione “Amici della Derocca” di Vigolo Vattaro che ha curato tutta la logistica presso Malga Derocca per entrambe le giornate di evento.

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