Persone / La storia

«Ti sposerei di nuovo», e lei: «Ok, facciamolo». Le nozze bis di Eva Fornari e Danny Zampiccoli

Al rifugio Lausen sui Lessini, gestito da anni dall’alpinista arcense, una commovente cerimonia di amore reciproco, otto anni dopo il primo matrimonio

VERONA. “Ti sposerei di nuovo”. “Anch’io”. Detto fatto. Eva Fornari e Danny Zampiccoli si sono sposati venerdì sui prati fioriti della Lessinia, tra la Terra e il cielo, poco sopra il rifugio Lausen: nuvole paffute squarciate di azzurro, maestose aquile, piccole allodole e due innamorati a sorridersi negli occhi. Un matrimonio bello, emozionante, senza tempo. Lo avevano già celebrato otto anni prima ad Arco ma quella che si è svolta a luglio è stata la festa dell’amore. Presenti tantissime amiche e amici, trentini, veneti, biker, viaggiatori e viaggiatrici per i sentieri delle montagne e della vita, anime accomunate dal rispetto e dalla bellezza.

E’ stato un evento a sorpresa per Eva, apprezzata insegnante delle scuole primarie di Massone e San Martino di Arco. «Non dite niente a Eva» (questo l’avviso inviato in giro), preparato con cura e segreto per mesi da Danny, (arcense, alpinista, guida alpina, gestore di rifugi e recentemente anche produttore cinematogafico) assieme ad amiche e amici e dalle insegnanti della scuola elementare, che hanno confezionato uno splendido abito nuziale per l’amica e collega, un vestito d’arancio, giallo e rosso, a richiamare i suoi riccioli e la solarità della sua persona.

Invitate e invitati, assieme a Danny rigorosamente in kilt, attendevano al rifugio l’arrivo dell’ignara sposa, convinta di dover dare una mano a organizzare la logistica di un matrimonio altrui, come le capita spesso di fare al Lausen. Lungo la strada bianca che conduce al rifugio, alternate a stupendi fiori in damigiane d’altri tempi erano esposte però anche delle grandi foto del loro evento nuziale, quello del 27 febbraio 2016.

«Ho pensato: che strano – ha poi raccontato Eva – hanno messo delle foto del nostro matrimonio. Alla seconda immagine ho alzato lo sguardo e ho visto in fondo Danny e tanta gente e allora ho capito». Danny si è genuflesso davanti all’amata e c’è stato un lungo bacio e sussurri di felicità incredula.

Dopo la vestizione avvenuta con le amiche insegnanti, il rito sull’altura del Lausen tra fiori e tappeti persiani stesi sull’erba. Ha officiato Mauro Argentoni che ha trovato, lui come le altre persone, parole meravigliose per esprimere riconoscenza verso Eva e Danny e per raccontare le loro persone a pennellate genuine e gioiose.

Hanno preso la parola Virna Calza, Jessica Mezzaluna, Monica Barozzi, Miriam Michelotti, Lucia Crivellaro, Giuseppe Leoni, Giovanni Caltagirone e Paolo Calzà; Dino Lanzaretti ha paragonato i due innamorati a due pianeti che vorticano intorno a se stessi, indipendenti ma uniti da reciproca attrazione; è stata letta una poesia di Khalil Gibran, lettere giovanili di Eva, aneddoti e ricordi, fino alla reciproca dichiarazione d’amore tra la commozione e le lacrime dei presenti; quindi un lungo bacio e applausi scroscianti. “Volevo dire in un modo tutto speciale ai tanti amici e amiche che Eva è meraviglosa e che ci sposiamo con questo matrimonio senza tempo”.

Con l’occasione sono stati raccolti fondi per la scuola a Kathmandu di Fausto De Stefani presente anche lui alla festa di Eva e Danny. Il pomeriggio è proseguito con la festa con ottimo cibo, bevande, concerto e danze fino a notte a cui si è unito con allegria anche l’ottimo staff del rifugio.

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