Ice Rink di Piné: nessuna offerta per i lavori, il lotto principale del rifacimento slitta in avanti
Erano state raccolte ed annunciate con grande enfasi ben 12 «manifestazioni di interesse», ma alla fine nessuna ditta di prende il cantiere
INDENNIZZO Quei 46 milioni sull'Altopiano per le mancate Olimpiadi
LA SCELTA Saltano le Olimpiadi a Piné, rabbia sull'altopiano
OPPOSIZIONE "Vicenda di Piné affrontata con cialtroneria"
BASELGA. Slitta l’avvio dei lavori di rifacimento e riqualificazione dello stadio del ghiaccio Ice Rink Piné di Miola di Piné. La scorsa settimana la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 – 2026 Spa (Simico Spa) ha infatti comunicato ufficialmente al Comune di Baselga e alla Provincia che nessuna azienda o raggruppamento temporaneo di imprese (rti) ha presentato formalmente la propria adesione con offerta per il primo lotto di lavori.
A fine dicembre il consiglio comunale di Baselga aveva approvato il piano di fattibilità tecnico economico del primo lotto di ammodernamento e riqualificazione energetica del palazzetto del ghiaccio (pista coperta, centrale tecnica e refrigerante, coibentazione e sistemazione energetica) che prevedeva un importo totale di 5,42 milioni di euro di cui 3,33 milioni per lavori.
Successivamente erano stata raccolte 12 manifestazioni d’interesse da parte di aziende e imprese qualificate, che richiedevano così l’invio del bando di gara e della documentazione relativa alla prima parte dell’intervento previsto sull’Ice Rink Piné (un intervento complessivo di 29,5 milioni di euro) per creare un centro di allenamento federale per gli sport del ghiaccio ed una pista d’allenamento per la Rassegna Olimpica del 2026.
«La gara d’appalto per il primo lotto dei lavori non ha ricevuto alcuna adesione, ed è andata quindi “deserta” – spiega il sindaco di Baselga Alessandro Santuari, che in settimana si è confrontato con giunta e dirigenti provinciali –. L’intero processo di riqualificazione dello stadio del ghiaccio (progettazione, appalto, direzione lavori) è interamente gestito da Simico Spa, spetterà ora al Commissario straordinario, l’architetto Fabio Saldini, avviare e dar corso alla procedura di assegnazione d’urgenza in base ai poteri commissariali conferitigli dalla normativa».
Grande il rammarico da parte di amministrazione provinciale e comunale, e della società di gestione Ice Rink Piné Srl, ma anche la consapevolezza di aver cercato di seguire con precisione e rapidità le varie tappe e procedure per giungere all’affido dei primi lavori. «Non possiamo negare che la situazione resta incerta e i lavori stanno accumulando ritardi difficilmente tollerabili e recuperabili – spiega ancora il sindaco Santuari –: nell’incontro con le strutture provinciali sono state esaminate tutte le criticità di tale situazione, cercando una prima via d’uscita.
A rischio è soprattutto l’attività promozionale e sportiva delle società trentine non solo nell’inverno 2024-2025, che non possono affrontare una intera stagione senza campi di allenamento (ma si sta pensando a delle strutture temporanee). La “legacy olimpica” (l’eredità) non può gravare sulle realtà sportive che rappresentano il cuore pulsante ed il futuro del movimento italiano degli sport del ghiaccio».
«Provincia, Comune e società di gestione adotteranno ora ogni possibile iniziativa per salvaguardare il movimento sportivo e l’indotto sul territorio – conclude il sindaco Alessandro Santuari –, il tutto mentre a metà agosto dovrebbe essere formalizzato anche il bando di gara per il secondo lotto dei lavori (pista esterna, tunnel di collegamento e collina anti-vento) per un importo totale di 4,57 milioni di euro, di cui 2,67 milioni per lavori a base d’asta».