Contributo per i contadini che assumono disoccupati trentini? I sindacati: «Doppio aiuto, non va bene»

L'ipotesi di dare un contributo agli operatori agricoli che assumano lavoratori stagionali trentini, per pagare la loro preparazione, rischia di creare un aiuto doppio da parte della Provincia ai contadini. Lo dicono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino,  contrari al finanziamento dell’assunzione con risorse pubbliche di studenti e disoccupati da destinare al lavoro agricolo. In una nota congiunta, i sindacalisti ribadiscono l’importanza di attenersi al protocollo sottoscritto con Agenzia del lavoro per facilitare il reperimento di manodopera per il comparto.

«Non è una novità che i lavoratori e le lavoratrici che sperimentano una nuova occupazione debbano essere formati. È già nelle cose che sarà Agenzia del lavoro a farsi carico della formazione di queste persone, così come si occuperà di selezionarle», affermano i tre segretari, dicendosi stupiti dall’accondiscendenza dell’assessore Giulia Zanotelli alle richieste della parte datoriale.

«Ricordiamo - aggiungono - che l’agenzia è un ente pubblico, che opera con risorse della collettività; qui si pretende di pagare due volte le imprese agricole». I segretari dei sindacati ricordano che esigenze particolari sul fronte della formazione possono essere soddisfatte attraverso l’intervento dell’ente bilaterale dell’agricoltura.

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