Così è morto il giovane di 25 anni soffocato durante un gioco erotico

di Patrizia Todesco

Un gioco erotico che si è concluso in tragedia. A questa conclusione sono giunti polizia e carabinieri dopo due giorni dal ritrovamento, in un appartamento di Trento, di un ragazzo di 25 anni. Quello che inizialmente sembrava un suicidio, infatti, si è rivelato qualcosa di molto diverso.   

L’allarme era stato dato da un uomo di 65 anni di Casalecchio di Reno che, stando a quanto riferito dai carabinieri di Bologna, si è presentato in caserma con il sospetto che alla persona con cui era in videoconferenza fosse accaduto qualcosa di molto grave.

L’uomo aveva espresso il timore che la persona conosciuta sul web e con cui stava facendo un gioco erotico in collegamento via Skype, fosse morta. Immediatamente sono iniziate le indagini, non facili considerato che i due non si conoscevano e che dunque lo stesso 65anne non sapeva dove il ragazzo vivesse anche se non era la prima volta che si sentivano via chat.

Come spesso accade in questi gruppi, infatti, l’identità viene mantenuta segreta, così come i dettagli che possono portare all’identificazione dei protagonisti. Così i carabinieri hanno dovuto attivarsi controllando le tracce lasciate dai collegamenti web e in breve tempo sono arrivati a Trento. Inizialmente è stata avvisata la madre. È stata lei, da quanto si è appreso, a ritrovare il corpo del figlio morto per asfissia con una cintura al collo.

Il giovane, che vive solo, aveva chiuso la porta dell’appartamento dove abitava ma la donna è riuscita comunque ad entrare e purtroppo lo shock per lei è stato fortissimo.

A quel punto sul posto è arrivata la Volante della polizia prima, e la Squadra mobile poi. Per due giorni sono proseguiti gli accertamenti. Sono stati sentiti amici e  familiari del giovane per ricostruire il contesto in cui si è consumato quello che gli investigatori definiscono un tragico incidente.

Dai primi elementi non sembra infatti vi sia responsabilità di terzi in quanto queste pratiche presuppongono che entrambe le persone, sia che la pratica avvenga a distanza come in questo caso, sia che i protagonisti siano insieme, siano comunque consenzienti e consapevoli dei rischi che certe attività comportano.

Ora sono ancora in corso accertamenti sulle chat ma dal punto di vista penale non ci sono elementi di rilievo anche se sul caso la magistratura ha aperto un’inchiesta e l’ipotesi di reato potrebbe essere quella di omicidio colposo. Sul corpo del ragazzo il magistrato, la pm Licia Scagliarini, ha inoltre disposto l’autopsia che verrà effettuata nelle prossime ore.

La chat nella quale i due si erano conosciuti è una delle tante che esistono e alle quali è possibile iscriversi in modo totalmente libero e anonimo. È sufficiente aprire un account e avere una videocamera.
Nelle chat BDSM (Bondage Dominazione Sado Masochismoed) si incontrano vari tipi di passioni. C’è chi ama farsi legare e maltrattare, chi vuol essere dominato, o chi adora dominare ed avere il pieno controllo sia fisico che mentale. Il fatto è che per queste persone riuscire a trovare altri soggetti con gli stessi gusti non è facile e  proprio per questo esistono queste chat dove gli iscritti sanno già che tutte le persone con le quali si relazionano sono d’accordo e consenzienti nel fare sesso in un certo modo.

comments powered by Disqus