Virus: dal primo morto in Trentino del 12 marzo si è arrivati a 322 in poco più di un mese - LA MAPPA
«C’è anche un uomo di 52 anni Trento tra le vittime del Coronavirus: una persona giovane, deceduta per emorragia cerebrale e positiva al virus. Il dolore, naturalmente, vale per ogni persona che ci lascia, ma a questa famiglia rivolgiamo un pensiero particolare vista proprio l’età». Così l’assessora Stefania Segnana ieri pomeriggio. Quando praticamente tutti i dati riportati apparivano buoni e incoraggianti, è arrivata questa notizia, a far capire una volta di più quanto quel maledetto virus possa essere pericoloso. Ieri i decessi sono stati 4: un numero sempre drammatico, ma in netto calo rispetto alle ultime settimane e il dato più basso dal 21 marzo scorso. Oltre all’uomo di Trento, che si trovava in ospedale al Santa Chiara per il Covid-19, ci sono tre persone più anziane, di 91, 85 e 76 anni, di Tenna, Ledro e ancora Trento. Il totale dei decessi sale così a 322.
È trascorso ormai più di un mese da quel 12 marzo in cui la prima persona morì in Trentino per il Coronavirus. Sono stati giorni drammatici, con numeri purtroppo in costante crescita, che raccontano di tante, troppe persone che ci hanno lasciato. Moltissimi, purtroppo, gli anziani deceduti nelle Rsa a causa delle complicazioni legate al virus, anche se un numero effettivo non è ancora stato fornito dalla Provincia. Ma dietro ai numeri di sono le storie e le lacrime di parenti e amici. A pagare il prezzo più alto in termini di vittime sono Trento, Arco e Pergine, ma la zona sud del Trentino, la Busa in particolare, risulta quella che pianto più persone. I dati della tabella spiegano come siano pochissime le comunità che hanno avuto la fortuna di non piangere delle vittime e, se confrontati con quelli dei contagi, fanno anche capire che la val di Sole, tra le aree con più positivi, è invece una di quelle con meno decessi.
Infine il morto di Bergamo: si tratta di una delle persone accolte nella Terapia intensiva di Trento come gesto di solidarietà verso la Lombardia, ma purtroppo deceduta.