Da lunedì riaprono le scuole guida, piscine e palestre e circoli sportivi; ancora no a cinema, teatri e terme
Da lunedì via libera a piscine, palestre, attività nei centri e circoli sportivi pubblici e privati e ripartenza anche per le scuole guida. Sono le novità per il Trentino in parte già preannunciate e confermate ieri dal governatore Maurizio Fugatti.
Tutte le attività sono consentite solo nel rispetto delle norme di distanziamento sociale ed evitando assembramenti. Le attività economiche e produttive devono attenersi ai protocolli di sicurezza che sono stati adottati dal Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza, predisposti in collaborazione con le categorie economiche interessate e con quelle sindacali.
L’obiettivo dichiarato dalla giunta provinciale con questo fitto calendario di riaperture è quello di trovare un equilibrio fra la tutela della salute e la ripresa in sicurezza delle attività economiche. Ma non tutto è ancora possibile e restano sospese per il momento le attività nelle sale da ballo e nelle discoteche, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi, le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo, quelle di centri benessere e centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza. Fermi anche i centri culturali e i centri sociali. Restano chiusi anche gli impianti nei comprensori sciistici.
Tutto il resto, secondo il calendario già previsto dalle delibere della giunta provinciale e dalle ordinanze del presidente della Provincia, in linea con i decreti governativi, è già ripartito o potrà ripartire nei prossimi giorni.
Ieri Fugatti ha annunciato anche l’intenzione di riaprire dal 15 giugno le attività di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto.
Per quanto riguarda gli asili nido e le scuole materne, la cui riapertura è strettamente legata alle esigenze dei genitori che lavorano, la settimana prossima sono in programma incontri coi soggetti gestori. «A fronte di una situazione stabilizzata del contagio - spiega Fugatti - crediamo si debba iniziare a parlare di riaperture. Il governo ha fissato al 15 giugno l’ipotesi di riapertura, dagli incontri che faremo vediamo se riusciremo ad anticipare questa data in accordo con le parti interessate».
È ancora presto invece per parlare di riapertura alle visite nelle RSA e case di riposo, duramente colpite dal virus. Per adesso non se ne parla.