Il carabiniere ferito dall'orso: «Mi ha attaccato al collo, ho pensato subito che sarei morto».

AGGIORNAMENTO - Contrariamente a quanto comunicato ieri, il ferito ri9mane in sopedale. Sono stabili le condizioni dell'uomo ferito da un orso sabato sera ad Andalo e ricoverato all'ospedale Santa Chiara di Trento. Contrariamente a quanto era stato stabilito ieri, il giovane carabiniere di origini venete non è stato dimesso, ma resterà ricoverato per qualche giorno nel reparto di chirurgia plastica. Questo per poterlo medicare evitando che debba, ogni volta, entrare e uscire dall'ospedale.

Il militare ha trascorso due notti in osservazione breve all’ospedale, dove i sanitari hanno prestato le prime cure e si sono adoperati affinché non si verificassero infezioni. Il carabiniere ieri ha ricevuto la visita del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, accompagnato dall’assessore Stefania Segnana e dal commissario del Governo, Sandro Lombardi. Un gesto di vicinanza all’esponente delle forze dell’ordine, anche per assicurarsi delle sue condizioni di salute, che - sottolinea una nota - è stato considerato dal presidente «un atto dovuto».


Parla il carabiniere ferito dall'orso ad Andalo: il rumore dell’acqua, di un ramo che si spezza e di passi pesanti. Poi una sagoma nera che risale dal laghetto di Andalo e si avvicina. «Era l’orso. Arrivava di corsa. Era a circa venti metri da me. Ho detto alla mia amica di non muoversi. Io stesso sono stato fermo e zitto, nella penombra del sentiero. Ma l’orso mi ha visto, mi ha percepito come una minaccia e mi ha attaccato». Diego Balasso parla dal letto d’ospedale. È ricoverato nel reparto di chirurgia ricostruttiva del Santa Chiara, ne avrà ancora per qualche giorno: la schiena è segnata dai graffi, sul collo e sulla testa sono evidenti i profondi buchi lasciati dai denti dell’animale. «Fin dal primo fendente sul collo ho intuito le intenzioni dell’orso. Ogni volta che mi colpiva sentivo la pelle bruciare e mi immaginavo le ferite». Ha capito che rischiava di morire? «Sì, l’ho pensato subito».

Il carabiniere è stato dimesso ieri pomeriggio dal Santa Chiara: non è grave, ma ha tutto il corpo segnato dalle unghiate:  «Mi sono salvato perché indossavo un piumino, che ha attuto i graffi. Altrimenti mi avrebbe dilaniato».

Drammatico il corpo a corpo durato 7 minuti con la bestia di 120 chili: «Era velocissimo,soffiava e  continuava ad attaccarmi. Mi ha preso per la gamba e mi voleva trascinare via. Pensavo volesse nascondermi verso il lago. Per fortuna c’era una staccionata e sono riuscito ad aggrapparmi e ad allontanarlo». Poi il carabiniere riesce a correre via, ma l'orso lo raggiunge, lo immobilizza.... e in quel momento il provvidenziale arrivo di un gruppo di turisti dal camping, allertati dalla ragazza che era con lui. Salvo per miracolo.

L'intervista completa ed il racconto sul giornale l'Adige in edicola oggi.

 

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