Alice, da Volano al grande cinema

Capelli biondi e sguardo algido, un po' smarrito. Passo distaccato e bellezza trasognata di chi nasconde un'amara verità. Sullo sfondo di una Milano che annichilisce e disorienta la figlia ribelle del commissario di polizia Monaco ha il volto pulito dell'esordiente Alice Raffaelli, la giovane studentessa di Volano che domani debutterà sul grande schermo con il nuovo film «La variabile umana». Sarà lei la protagonista femminile di un intrigante thriller metropolitano diretto dal regista Bruno Oliviero

di Tommaso Gasperotti

Capelli biondi e sguardo algido, un po' smarrito. Passo distaccato e bellezza trasognata di chi nasconde un'amara verità. Sullo sfondo di una Milano che annichilisce e disorienta la figlia ribelle del commissario di polizia Monaco ha il volto pulito dell'esordiente Alice Raffaelli, la giovane studentessa di Volano che domani debutterà sul grande schermo con il nuovo film «La variabile umana». Sarà lei la protagonista femminile di un intrigante thriller metropolitano diretto dal regista Bruno Oliviero.
Si tratta di un noir, un misto tra un giallo e un poliziesco, ambientato in una Milano inaridita, notturna, decadente. Tra le pieghe di un'inchiesta per l'omicidio di un noto uomo d'affari, scandita da pressioni politiche e sordide relazioni tra uomini anziani e minorenni, colpisce ed emoziona il rapporto tra un padre e una figlia. Da una parte il celebre attore Silvio Orlando nei panni di un ispettore depresso e demotivato che, dopo la morte della moglie, si è rinchiuso tra le scartoffie, dall'altra sua figlia Linda (Alice Raffaelli) che, la sera stessa dell'omicidio, viene sorpresa con una pistola. «Linda è un'adolescente inquieta che nel film compie 18 anni» spiega Alice Raffaelli. «All'inizio ero un po' stranita - racconta così il suo esordio in un'intervista dal backstage del film - poi entrare nella parte è diventato automatico».
Alice ha mosso i primi passi nel mondo della recitazione e della danza già da piccola, cresciuta in una famiglia dove la passione per le arti è di casa. Durante gli anni del liceo ha ballato in numerosi spettacoli con il corpo di ballo del Rosmini, con la compagnia teatrale di Volano e il Cdm di Rovereto. Dopo la maturità classica è stata il volto dello spot televisivo delle mele «La Trentina» e protagonista nel video musicale di Gianna Nannini «La fine del mondo». Recentemente ha anche ballato nella riproposizione dello spettacolo «Calore», coreografia con cui debuttò Enzo Cosimi, ed è stata finalista al premio Roma Danza 2013, specializzandosi nel Teatrodanza, una forma di ballo che indaga il rapporto tra gesto, azione e parola. A Milano affronta la Scuola di Teatro Paolo Grassi con la stessa spontaneità e col sorriso che regala agli amici di sempre, quando torna a casa per l'imperdibile carnevale di Volano e altre feste di paese.
Proprio nei corridoi dell'accademia milanese avviene, quasi per un colpo del destino, l'incontro con il regista: dopo una giornata di provini fallimentari Bruno Oliviero viene folgorato da una ragazza che, ignara di tutto, sta camminando nell'atrio. «La sua sapienza nei movimenti, la precisione nella ripetizione delle scene e la grande disciplina sono doti che hanno impressionato tutti» afferma il regista elogiando il giovane talento.
Dopo mesi di duro lavoro il cast, che oltre a Silvio Orlando vanta anche altri nomi importanti come Giuseppe Battiston e Sandra Ceccarelli, è chiamato a presentare il film al Festival del Cinema di Locarno in Svizzera, dove ottiene buoni consensi. Stasera al cinema Anteo di Milano, in anteprima nazionale, la proiezione del film sarà preceduta da un evento via satellite durante il quale il musicista Michael Stevens, curatore della colonna sonora e compositore delle musiche dei film più celebri di Clint Eastwood (tra cui Million Dollar Baby, Gran Torino e Invictus), suonerà in diretta per gli spettatori. A partire da domani, invece, «La variabile umana» uscirà nelle sale di tutt'Italia. Buona visione.

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