«Si sta avvicinando la Pasqua, e voi, avete già comprato le uova per i vostri bambini? Beh, le uova di quest’anno avranno un sapore amarognolo, accompagnato “all’aroma di schiavitù”.  In Costa d’Avorio ci sono circa 250.000 bambini schiavizzati nei campi. Sono stati strappati alle famiglie e venduti come schiavi per 230 euro l’uno. E il sapore di aspro aumenta… i bambini vengono da tutta l’Africa occidentale. Una volta venduti dai trafficanti subiranno una vita di schiavitù. Una barretta fatta col cacao da loro prodotto li costerà più di tre giorni di lavoro (sempre che vengano pagati).

Purtroppo molta gente si è convinta che la schiavitù sia solo un lontano ricordo. Invece è una realtà ancora attuale, che mira a produrre il massimo a costo zero. È tanto attuale che nel 2001 le grandi multinazionali del cioccolato siglarono un accordo per combatterla. Probabilmente ora starete pensando che in in questi 15 anni sarà cambiato qualcosa. Vero? Ed invece l’accordo non è servito quasi a nulla.

È anche vero che controllare i 600.000 produttori che forniscono l’industria è impossibile. L’agricoltore medio guadagna 1.500 dollari all’anno. Con questi deve mantenere tutta la famiglia. Come si può chiedergli di non schiavizzare i bambini…

Quindi, dobbiamo fare un salto in avanti e Ricordarci che l’arma più potente per fermare questo fenomeno è il consumatore, vale a dire noi stessi! Le multinazionali hanno paura di noi! Ma questo ci ricorda che anche noi siamo responsabili di tutto ciò. Quindi, anche se nei negozi vedete già scaffali colmi di uova, mancano ancora più di due settimane alla Pasqua, approfittate di questo tempo per riflettere (ricordiamoci ad esempio che c’è il cioccolato equo-solidale). Ma se deciderete di regalare una di quelle grandi uova ai vostri figli, ricordatevi allora che dietro ai loro visi sorridenti se ne nascondono 250.000 senza futuro. Schiavi del nostro modo di vivere. E qui il sapore diventa davvero insopportabile»

Michele Chiappani  

III Liceo Musicale Bonporti Trento